Eni, su Southstream Scaroni apre a nuovi soci

Paolo Scaroni

“Non escludo altri soci oltre a Edf”. Lo ha dichiarato Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, parlando del possibile ingresso di nuovi azionisti nel gasdotto SouthStream: Attualmente il gasdotto è una joint venture paritaria fra Eni e Gazprom, in attesa dell’ingresso dei francesi di Edf con una quota che dovrebbe essere del 20%), nella conferenza stampa che ha seguito l’assemblea degli azionisti.

Solo ieri Eni e Gazprom hanno raggiunto l’accordo sull’ingresso dei francesi in South Stream. E sulla quota d”ingresso di Edf nella joint venture, Scaroni ha affermato: “Non siamo particolarmente desiderosi che salgano fino al 20%, ma abbiamo stabilito che siamo pronti ad aprire fino a questa quota”. Comunque, ha proseguito “la decisione spetta a Edf”.

Quanto alla quota che Eni dovrà cedere per far spazio al partner francese, Scaroni ha ricordato l’ipotesi avanzata dal premier russo Vladimir Putin, vale a dire 40% a Gazprom, 40% a Eni e 20% a Edf, aggiungendo che “esiste anche l’ipotesi che siamo noi a cedere tutto”: tuttavia, ha proseguito, “non do nessuna importanza alle quote di partecipazione di un tubo sotto al Mar Nero, ne attribuisco molta di più alla quantità di gas alla quale la partecipazione dà diritto”.

In ogni caso, ha concluso, “non faccio della presenza un dogma di alcun tipo, lascio a Miller (il numero di Gazprom,ndr) abbastanza margini di manovra”.

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Maria Elena Perrero