Enti di previdenza dei professionisti vendono case per far cassa

Le casse previdenziali vendono le abitazioni per avere liquidità

Le casse previdenziali dei professionisti mettono sul mercato abitazioni per miliardi di euro, tutto per tappare i buchi aperti dalla crisi finanziaria. Ma garantire rendite adeguate a tutti gli iscritti non sarà facile. Lo afferma un articolo dell’ultimo numero dell’Espresso in edicola da domani, 8 gennaio, anticipato dal settimanale.

L’articolo spiega che il patrimonio immobiliare è tutta questione di rendimento. Siccome negozi, uffici, ma soprattutto decine di migliaia di appartamenti e case d’abitazione rendono poco, anzi pochissimo – a volte al netto di imposte e oneri vari, si supera a malapena l’1% l’anno – c’é poco da fare: bisogna vendere i palazzi.

Questo è il ragionamento delle casse previdenziali dei professionisti, quelle di medici, avvocati, notai, ingegneri e architetti.

Secondo l’Espresso, infatti, «passata la sbornia finanziaria, che ha lasciato un segno profondo nei conti delle casse che, a partire dal 2002-2003, avevano investito alla grande su prodotti speculativi, compresi hedge fund e titoli strutturati, con l’obiettivo di rimpinguare rendimenti ritenuti troppo magri, i gestori tornano all’antico. Meglio, sostengono, puntare sul mattone, soprattutto quello di qualità. E allora negozi e uffici dovrebbero prendere il posto degli appartamenti».

Questi ultimi di solito rendono meno rispetto agli immobili a destinazione commerciale e spesso sono gravati da elevati costi di amministrazione. Le grandi manovre, manovre miliardarie, sono in pieno svolgimento. Sulla rampa di lancio c’è un lungo elenco di affari, che coinvolgono colossi bancari e consulenti d’alto bordo.

L’Enasarco, la cassa previdenziale degli agenti di commercio, ha dato ufficialmente il via al progetto Mercurio. E cioè la vendita di oltre 17 mila appartamenti, per l’80 per cento nell’area di Roma, un altro migliaio nel milanese, per un valore a bilancio di oltre 3 miliardi di euro. L’incasso globale delle cessioni, previste nell’arco di un paio di anni, potrebbe toccare i 5 miliardi. Proprio l’Enasarco, uscito da un periodo turbolento con tanto di inchieste giudiziarie, arresti e commissariamento, sembra l’esempio più concreto del nuovo corso. Mentre si prepara a dismettere un patrimonio miliardario di abitazioni, l’ente degli agenti di commercio si è appena aggiudicato un gioiello come la Galleria Colonna, ribattezzata Galleria Alberto Sordi, in pieno centro a Roma. Un asset del valore di circa 180 milioni popolato da vetrine e insegne commerciali. Al di là degli aspetti finanziari, però, la manovra presenta risvolti sociali delicati e potenzialmente esplosivi. Gli appartamenti messi in vendita da Enasarco e da altri enti sono in buona parte affittati con canoni contenuti a famiglie a basso reddito.

Un altro caso è l’Enpam, l’ente dei medici con un patrimonio vicino ai 9 miliardi che punta ad alleggerire il portafoglio investito in abitazioni. La cassa guidata dal presidente Eolo Parodi, sempre secondo quanto riportato nell’articolo, possiede tra l’altro più di 4 mila appartamenti nella sola zona di Roma. L’obiettivo dichiarato è sempre lo stesso: riqualificare il portafoglio di investimenti puntando su asset a rendimento più elevato.

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