NEW YORK – L’agenzia di rating Moody’s promuove con riserva il nuovo Fondo salva Stati Esm (European Stability Mechanism).
Moody’s ha assegnato il rating ‘Aaa’ al Fondo da 500 miliardi nato ufficialmente oggi, 8 ottobre, con la prima riunione dei governatori delle Banche centrali a Lussemburgo. Ma l’outlook è negativo.
Il rating a tripla A dell’ESM riflette la ”forte liquidità” e il suo status di creditore privilegiato inferiore solo a quello del Fondo Monetario Internazionale (Fmi). L’outlook negativo, invece, riflette ”gli outlook negativi di tutti i Paesi membri con il rating Aaa”, ad eccezione della Finlandia, l’unico con rating di tripla A a outlook stabile.
Anche Fitch ha assegnato rating tripla A al debito dell’Esm, ritenuto un istituto di credito che fornirà aiuti finanziari di emergenza ai Paesi euro in difficoltà. L’agenzia Fitch ha però dato all’Esm outlook stabile.
Il fondo disporrà di 500 miliardi di euro, ma non subito. I primi 32 miliardi di euro arriveranno a fine ottobre e avranno una capacità di fuoco di 200 miliardi di euro. Saranno destinati a interventi di sostegno aggiuntivi. Tra i primi Paesi che potrebbero beneficiarne ci sono Grecia e Spagna.
Sempre oggi, 8 ottobre, Moody’s ha tagliato il rating di uno dei Paesi che formano l’Eurozona: Cipro. Il rating di Nicosia è passato da ‘Ba3’ a ‘B3’. L’outlook è negativo.
”Le profonde difficoltà del settore bancario di Cipro, che sono il risultato del deterioramento delle condizioni in Grecia e Cipro, sono” alla base del taglio del rating, afferma Moody’s, sottolineando che ”per mantenere appropriati livelli di capitale delle banche, il governo dovrà probabilmente fornire supporto finanziario agli istituti del Paese e questo potrebbe mettere a rischio” la sostenibilità del debito.
”Le difficoltà del settore bancario ridurranno la crescita del credito e il potenziale di crescita del Paese, e questo non farà che esacerbare le esistenti debolezze economiche e istituzionali”. L’outlook negativo riflette ”l’avverso contesto macroeconomico e l’incertezza politica che pongono ulteriori rischi” mette in evidenza Moody’s.
”Il governo cipriota non ha ancora raggiunto un accordo con il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), l’Unione Europea e la banca Centrale Europea”, accordo che è una ”precondizione per ricevere l’assistenza finanziaria di cui avrà bisogno per continuare a rispettare i propri obblighi sul debito”.