MILANO – ”Con una sentenza che fa di me un ladro tra sette giorni do le dimissioni da presidente ma mantengo un ruolo operativo”. Lo ha affermato il numero uno di Esselunga, Bernardo Caprotti, senza pero’ anticipare il nome del prossimo presidente della catena della grande distribuzione. Mantiene le deleghe operative, ma lascia simbolicamente la carica di presidente il numero uno di Esselunga Bernardo Caprotti.
Due settimane fa il Tribunale di Milano ha condannato Bernardo Caprotti per la pubblicazione del libro «Falce e carrello», con cui accusava le “coop rosse” di utilizzare i legami con la politica locale per tagliare fuori i concorrenti e di approfittare del loro monopolio per tenere alti i prezzi a danno dei consumatori. Per i giudici, Caprotti attraverso quella pubblicazione ha commesso “un’illecita concorrenza per denigrazione ai danni di Coop Italia”. La sentenza impone il pagamento di una multa di 300mila euro, unitamente all’obbligo di ritirare il phamplet dal mercato con divieto di futura ristampa.
