La situazione più preoccupante appare quella della Spagna, dove la disoccupazione salirà al 20% il prossimo anno e al 20,5% nel 2011.
L’Italia, invece, resta sotto la media di Eurolandia, con un tasso all’8,7% sia nel 2010 che nel 2011. «Le condizioni del mercato del lavoro resteranno deboli, ha spiegato l’esecutivo europeo, sottolineando però come tale mercato di fronte alla recessione si sia mostrato «più resistente del previsto», grazie anche alle misure di breve termine prese dai governi e alle riforme fatte nel passato.
Nonostante ciò, nel 2010 e nel 2011 è previsto un aumento delle persone senza lavoro, con una «stabilizzazione graduale» dalla fine del 2010.