Soldi all’estero. Germania e Francia evadono più di noi, 10% del Pil contro il 7

ROMA – Tedeschi e francesi evadono più degli italiani. In termini assoluti portano all’estero fondi neri che rispettivamente raggiungono tra il 9 e il 10% della ricchezza nazionale, contro il 7% degli italiani. Un totale stimato in 450 miliardi di euro (190 per i francesi, 236 per i tedeschi), secondo i calcoli della Banca d’Italia, ottenuti “attraverso un metodo di confronto delle statistiche degli investimenti di portafoglio” e sulla scorta dei dati del Fondo Monetario Internazionale. All’Italia mancano all’appello 122 miliardi di euro senza tener conto del rimpatrio di 40 miliardi dello scudo fiscale firmato da Giulio Tremonti. Il record d’evasione all’estero appartiene all’Olanda (16% del Pil).

In termini più generali, Banca d’Italia rileva che le statistiche sono approssimate per difetto. Soltanto nel 2001, lo spread tra attività le detenute e quelle dichiarate su scala mondiale non andava oltre i 2266 miliardi di dollari. In un decennio si è praticamente raddoppiato, anche sul’impeto della vertiginosa crescita dei paesi emergenti. In ogni caso, si sono volatilizzati nel 2010 4469 miliardi di dollari, in aumento rispetto all’anno precedente (4275 miliardi). Destinazioni più gettonata sul fronte azionario sono per il 75% Isole Cayman, Lussemburgo, Stati Uniti, Guernsey e Jersey. Sul versante dei titoli di debito i più attivi in termini di discrepanza, Usa, Francia, Giappone, Olanda e Australia.

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Warsamé Dini Casali