C’è l’accordo tra la banca svizzera Ubs, il Governo elvetico e le Autorità Usa sulla composizione extragiudiziale del contenzioso sui conti correnti di cittadini americani sospettati di evasione fiscale e frode. L’intesa è stata firmata oggi.
Il colosso bancario svizzero consegnerà alle autorità Usa i nomi di 4.450 clienti americani. Gli Stati Uniti, come ha comunicato il governo da Washington, riceveranno «sostanzialmente» le informazioni «su tutti i conti di interesse» nell’ambito dell’accordo raggiunto con Ubs.
L’intesa permette di mantenere intatto il segreto bancario dei 52.000 americani che hanno un conto Ubs, e contemporaneamente di non violare le leggi svizzere: infatti verranno svelati solo i nomi di coloro che hanno commesso un reato fiscale.
L’Ubs ha spiegato che i nomi dei clienti verranno comunicati sulla base di una richiesta presentata dall’Irs, l’Internal Revenue Service, il fisco statunitense, all’Amministrazione Federale delle Contribuzioni, cioè il fisco svizzero «ai sensi dell’esistente Trattato di doppia imposizione tra gli Stati Uniti e la Svizzera».
Soddisfatta dell’accordo Ubs che, fra l’altro, non prevede il pagamento di alcuna sanzione da parte dell’istituto. Il presidente dell’istituto di credito, Kaspar Villiger, ha messo in evidenza come l’intesa «contribuisce alla soluzione di uno dei problemi più urgenti di Ubs. Siamo soddisfatti del fatto che lo scambio di informazioni possa essere eseguito nel rispetto delle leggi conformi alla convenzione che lega la Svizzera e gli Stati Uniti».