
ROMA – Innalzamento dell’Iva dal 1 luglio dal 21 al 22%: una speranza per evitarlo forse c’รจ. A dirlo รจ stato il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni che ha aperto uno spiraglio dicendo:ย ”Il governo sta ancora valutando se bloccare o meno l’aumento di un punto percentuale dell’Iva”. Che non รจ un no, ma nemmeno un sรฌ. Peccato che poi Saccomani ci mandi a dire: tagliare le tasse si puรฒ solo tagliando le spese.
Saccomanni perรฒ ha anche fatto presente che siamo usciti dalla procedura di deficit eccessivo dell’Ue grazieย all’approvazione del decreto Imu-Cig, che ha segnato il “punto di svolta”verso la decisione della Commissione europea di raccomandare la fine della procedura per deficit eccessivo a carico dell’Italia. Non ha sorpreso l’esito positivo, dice, “si sapeva da giorni, era il segreto di pulcinellaยป ma segna anche un riconoscimento al fatto che “l’Italia e il popolo italiano hanno fatto molto”. Ora, ha detto il ministro, ยซsperiamo in una risposta positiva anche dei mercati, che sono un elemento importante nelle nostre politiche future”. Il traguardo รจ stato raggiunto grazie anche al fatto che nel decreto sono state fissate date ben precise per la evasione complessiva del fisco e degli ammortizzatori.
Saccomanni perรฒ avverte: ”La riduzione delle imposte รจ possibile se viene accompagnata da una riduzione delle spese e dalla lotta all’evasione fiscale.ย C’e’ il problema di continuare nel processo di consolidamento fiscale, l’esigenza di portare avanti la riduzione delle imposte, soprattutto sul lavoro, sulle imprese e sui giovani, tagliando quelle spese che sono meno necessarie”.
Proprio in merito all’uscita della procedura per deficit eccessivo, Enrico Letta oggi ha detto: “Lโuscita del nostro Paese dalla procedura europea per i disavanzi eccessivi รจ motivo di grande soddisfazione. Il merito รจ dello sforzo sostenuto da tutti gli Italiani, che devono essere orgogliosi di questo risultato”.
