Fabrizio Saccomanni: “Stabilità dei conti resta priorità. Ripresa a fine anno”

Fabrizio Saccomanni: “Stabilità dei conti resta priorità. Ripresa a fine anno” (foto LaPresse)

ROMA – Quella arrivata da Bruxelles “è un’ottima notizia” per il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni che plaude alla decisione della Commissione Ue di accordare maggiore flessibilità all’Italia per i prossimi bilanci. Ma mentre il premier Enrico Letta esulta, Saccomanni promette che terrà la barra dritta sull’aggiustamento dei conti pubblici e sul rispetto del limite del 3% tra deficit e pil. Perché, sottolinea Saccomanni, “il Tesoro deve collocare in media 40 miliardi di titoli pubblici ogni mese e quindi l’aggiustamento dei conti pubblici resta una priorità assolutamente importante”.

Il numero uno dell’Economia in audizione alla Camera e al Senato ha spiegato che c’è bisogno di “avviare un processo di graduale cambiamento dei vincoli di bilancio e, nella salvaguardia degli equilibri di finanza pubblica, arrivare a un superamento delle attuali regole del Patto di Stabilità interno”. Si aspettino perciò bacchettate gli Enti Locali: “C’è uno smisurato numero di società controllate dagli enti locali”, ha detto il ministro che ha poi affrontato la questione delle privatizzazioni del Tesoro. Su queste, ha annunciato, sarà fatta una valutazione sulla strategicità delle aziende. In particolare per energia e difesa.

Secondo il ministro ”l’azione di contenimento della spesa va perseguita con molta decisione” perché ”il finanziamento della spesa pubblica impone un carico fiscale eccessivo sulle famiglie e sulle imprese, specie sui contribuenti onesti”.

E la “riforma del fisco è una priorità per questo governo”, ha assicurato. “La legge delega – ha detto Saccomanni in Parlamento – ha tra gli obiettivi la stabilità e la certezza del sistema fiscale. Il sistema può e deve essere modificato per favorire la ripresa a partire dalla revisione sui redditi di impresa”.

L’evasione fiscale “è per natura sinergica a corruzione e criminalità organizzata”, ha spiegato il ministro che annuncia un impegno da parte del governo a favore dell’emersione di imponibili evasi e per favorire l’adempimento spontaneo.

Intanto, Saccomanni assicura “ampi margini di manovra, per la razionalizzazione della spesa pubblica, per ottenere risparmi in molti comparti, per la semplificazione degli apparati pubblici. L’opera di revisione della struttura della spesa sarà la priorità principale del Ministero dell’Economia: è la condizione essenziale per poter allentare un prelievo fiscale molto elevato”.

La ripresa, ne è certo, ci sarà a fine anno. L’Italia “in termini strutturali nel 2013 conseguirà il pareggio di bilancio rispettando gli impegni presi in sede europea”. La strada è perciò segnata: “Intendiamo rispettare il limite del 3% di rapporto fra indebitamento e Pil e quindi «altri interventi potranno esserci solo con risorse che consentano di mantenere i saldi invariati”. L’andamento dei conti pubblici nel primo semestre, ha aggiunto Saccomanni, “è coerente con un rapporto indebitamento/Pil del 2,9% a fine anno“. Per quanto riguarda la ripresa dell’economia, “è attesa a partire dal quarto trimestre. Si cominciano a intravedere i primi segnali di stabilizzazione”. Sull’esatta tempistica, “incideranno le misure prese dal Governo” e in particolar modo il pagamento dei debiti della Pa.

Per questo allo studio c’è un aumento del plafond 2013 per il pagamento dei debiti che darebbe senz’altro “sostegno al sistema produttivo”. E avrebbe anche “effetti sul gettito Iva”. Il ministro ha precisato che “una valutazione sarà fatta nelle prossime settimane sulla base dell’attuazione del decreto legge 35, dei margini di collocamento dei titoli di Stato, della disponibilità degli intermediari creditizi di effettuare finanziamenti in alternativa ai pagamenti diretti dello Stato”.

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Daniela Lauria