Facebook, boom di utili e ricavi. Grazie alla pubblicità su smartphone

Facebook, boom di utili e ricavi. Grazie alla pubblicità su smartphone

NEW YORK – Utile netto quasi raddoppiato, ricavi in aumento e un esercito di amici da 1,35 miliardi di persone. Soprattutto il settore della pubblicità sui dispositivi mobili, telefonini e tablet, che fa la parte del leone raccogliendo, come spiega il Wall Street Journal, il 66% della pubblicità totale contro il 49% di un anno fa.

Facebook, insomma, chiude il terzo trimestre in crescita mostrando ancora una volta come i suoi progressi sono legati alla pubblicità sui dispositivi mobili, quello che era da molti ritenuto il suo tallone d’Achille.

Risultati positivi, oltre le attese, che però non impressionano Wall Street: dopo aver chiuso la seduta regolare in progresso dell’1%, Facebook avanza dello 0,6%.

L’amministratore delegato, Mark Zuckerberg, si dice soddisfatto di un “buon trimestre con solidi risultati”. E assicura: “Continuiamo a focalizzare la nostra attenzione nel servire la comunità e continuiamo a investire per connettere il mondo nel prossimo decennio”. L’utile netto di Facebook nel terzo trimestre è balzato del 90% a 806 milioni di dollari, o 30 cent per azione, rispetto ai 425 milioni di dollari del 2013. I ricavi sono saliti del 59% a 3,2 miliardi di dollari.

In deciso aumento anche gli utenti attivi mensili, che salgono a 1,35 miliardi dagli 1,32 miliardi del secondo trimestre e dagli 1,19 del terzo trimestre 2013. Gli ‘amici’ attivi al giorno sono 864 milioni a fronte degli 829 milioni dei tre mesi precedenti e dei 728 dell’anno scorso. A spingere Facebook sono gli amici che si collegano dai dispositivi mobili: il social network è infatti diventato una società soprattutto mobile, come dimostra il recente lancio di Facebook Audience Network.

Facebook, secondo alcune stime, dovrebbe arrivare a controllare il 20% dell’industria pubblicitaria ‘mobile’ global entro la fine dell’anno, approfittando del rallentamento di Google, la cui quota dovrebbe scendere al 45% dal 50% di due anni fa.

Published by
Emiliano Condò