Lamberto Andreotti, figlio dell’ex premier italiano Giulio Andreotti, è stato nominato alla guida di Bristol Myers Squibb, uno dei grandi colossi farmaceutici mondiali, con la missione di trasformare l’azienda in un gruppo focalizzato sempre più nel settore biofarmaceutico, di rafforzare le attività internazionali e condurre l’azienda in uno dei momenti più delicati per il settore, soprattutto se andrà in porto la riforma sanitaria proposta dal Presidente Barack Obama.
Andreotti, 58 anni, è un veterano del settore. Laureato alla Sapienza di Roma aveva conseguito un master alla Mit. Aveva lavorato brevemente in Finmeccanica dagli Stati Uniti per poi passare al settore farmaceutico, prima in Italia e poi a partire dal 1998 alla Bristol Myers con la responsabilità dell’Europa. È rapidamente asceso alla guida del settore internazionale per poi diventare l’anno scorso il capo operativo e il direttore generale dell’azienda.
La sua nomina era attesa fra gli addetti ai lavori: negli ultimi due anni il suo percorso di carriera lo aveva messo chiaramente in corsa per la posizione di numero uno.
Andreotti è così diventato il manager italiano con il titolo di amministratore delegato nella posizione più importante fra le aziende che formano la lista delle prime 500 aziende americane. La Bristol Myers Squibb infatti con 21 miliardi di dollari di fatturato all’anno è al 120esimo posto della classifica.
«Manterremo lo scopo e le risorse di una compagnia farmaceutica tradizionale, ma adotteremo sempre più l’agilità di un’azienda biotecnologica – ha detto Andreotti subito dopo la nomina – Stiamo creando un contesto che premierà l’innovazione e la rapidità. Una della sfide più importanti sarà quella di passare ad un modello di business che apre alla partnership e alle opportunità che oggi non trovano spazio adeguato nel modello farmaceutico tradizionale». Fra i prodotti farmaceutici più importanti di Bristol Myers vi sono medicine contro il cancro come Erbitux, contro le malattie cardiovascolari e psicologiche.
