ROMA – Niente concorrenza per i farmaci con ricetta. La manovra del governo di Mario Monti dice addio alle liberalizzazioni sui farmaci di fascia C, riducendo così la tipologia dei prodotti vendibili liberamente. Medicinali senza prescrizione medica come quelli per uso dermatologico esterno o alcuni antifiammatori invece finiranno sugli scaffali dei supermercati. Alcuni farmaci a carico dei pazienti che vengono prescritti con ricetta bianca saranno riclassificati come “senza obbligo di prescrizione” o Sop. Nelle parafarmacie e nei supermercati saranno allora disponibili anche calmanti e sonniferi, terapie ormonali per la menopausa ed anticoncezionali. I farmacisti temono le liberalizzazioni e la futura concorrenza, specialmente in Italia dove degli 80.848 farmacisti iscritti all’Ordine professionale solamente 16.246 sono proprietari di una farmacia, mentre gli altri sono dipendenti.
Il premier Monti ha dovuto fare un passo indietro nella liberalizzazione sui farmaci dopo che i titolari delle farmacie tradizionali hanno minacciato di scioperare. Il giro d’affari per le medicine che la manovra avrebbe tolto ai farmacisti è di tre miliardi di euro l’anno. soldi che le farmacie intascano e che sono pagati dai cittadini, poiché si riferiscono ai soli farmaci senza obbligo di prescrizione e che dunque non vengono rimborsati dal Sistema Sanitario nazionale.