Gli esperti del Ministero dell’Economia al lavoro sul federalismo fiscale si sono arenati sulla spesa pubblica del settore Sanità. I numeri in questo campo variano enormemente da Regione e Regione. Qualche esempio? Per acquistare una siringa a cono la Sicilia spende 5 centesimi, contro i 3 della Toscana. Le endoprotesi coronariche per biforcazioni in Sardegna costano 450 euro, in Toscana 214 euro e in Piemonte 205. Fino a spese più consistenti che fanno lievitare la spesa pubblica delle Regioni: l’attrezzatura per la Tac costa 1.554 euro in Campania , 1.397 euro nel Lazio e 1.027 in Emilia Romagna.
La Commissione paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale (Copaff) è in difficoltà a sbrogliare la matassa di cifre e numeri della spesa decentrata più importante: la voce Sanità riguarda infatti 125 miliardi su 132.
L’opacità dei bilanci, dove spesso risultano spese gonfiate, è alla base del dossier della Commissione che a breve passerà direttamente nelle mani del ministro Tremonti. C’è già chi pensa che il ministro dell’Economia punti a dare una lettura politica di questi dati, ridicolizzando chi finora ha sostenuto che il federalismo fiscale porti dei costi aggiuntivi per lo Stato.
Ancora non sono certi i numeri del risparmio. Per la Corte dei Conti si potrebbe arrivare a 2,3 miliardi, ma le stime più accreditate che girano al Ministero parlano di 4-5 miliardi. Solo per la Sanità. Il tutto a partire dall’1 gennaio 2012, ossia quando verrà applicata la legge sul federalismo fiscale.