ROMA – L’accordo politico raggiunto tra Governo e Regioni il 16 dicembre scorso è racchiuso in un testo di due pagine nel quale il Governo “si impegna, per le esigenze di finanziamento del trasporto pubblico locale, ad assicurare, in aggiunta ai 425 milioni di euro previsti dalla legge di stabilità, ulteriore 75 milioni per l’anno 2011”.
Per le stesse esigenze il Governo si impegna ancora, a fronte del “completo adempimento da parte delle Regioni a quanto stabilito in materia di fondo sociale europeo con l’accordo del 12 febbraio 2009 e con l’intesa sancita l’8 aprile 2009, a reintegrare i trasferimenti alle Regioni per un importo di 420 milioni di euro per l’anno 2011”.
Nel testo dell’accordo il Governo si impegna a prorogare questa intesa fino a giugno prossimo per promuovere un’ulteriore accordo per i due anni successivi. Queste spese vengono escluse dal patto di stabilità interno per il 2011. In cambio le Regioni si impegnano a contrastare il fenomeno dei cosiddetti falsi invalidi “al fine di qualificare la spesa pubblica” adottando con il Governo ogni iniziativa che si ritenga opportuna, a partecipare attivamente alla lotta contro l’evasione fiscale e a garantire la cassa integrazione straordinaria (Cigs), per la parte di loro competenza.
Il Governo, per chi rispetta il patto di stabilità interno, si impegna a rivedere i tagli dei trasferimenti suscettibili di fiscalizzazione per il 2012. Infine vengono stabiliti alcuni criteri per definire le Regioni adempienti o meno al patto di stabilità. E questo attraverso una proposta di modifica alla legge di stabilità, contenuta nell’allegato all’intesa politica raggiunta tra Governo e autonomie.
I parametri sono: impegnare spese correnti, al netto delle spese di sanità, in misura non superiore all’importo annuale minimo dei corrispondenti impegni effettuati nell’ultimo triennio. “A tal fine riducono l’ammontare complessivo degli stanziamenti relativi alle spese correnti, al netto delle spese per la sanita’ ad un importo non superiori a quello annuale minimo dei corrispondenti impegni dell’ultimo triennio; a non ricorrere all’indebitamento per gli investimenti; a non procedere alle assunzioni di personale a qualsiasi titolo, inclusi i rapporti di collaborazione continuata, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto. Ed e’ fatto divieto stipulare contratti di servizio che si configurino “come elusivi di questa disposizione”.
Dal canto loro le Regioni devono definire “criteri di virtuosità e modalità operative”. In realtà in nessun comma del Milleproroghe si prevedono i 400 milioni per finanziare il trasporto pubblico locale cosi’ come, al momento, mancherebbe lo stanziamento degli ulteriori 75 mln per il 2011.
