ROMA – È stato firmato l’accordo sindacale per Ferré: via libera definitivo quindi al passaggio di mano del marchio fondato da Gianfranco Ferré al gruppo arabo Paris Group di Ahmed Sankari.
Sankari si è impegnato a mantenere 135 dei 180 dipendenti iniziali. Prevista corsi di formazione per il personale in cassa integrazione nelle newco, i mesi di cigs saranno 18 e ci sarà mobilità volontaria per personale rimasto nella bad company.
I nuovi proprietari hanno annunciato investimenti cospicui sul marchio italiano, puntando sul made in Italy. Confermato il management attuale guidato da Michela Piva. In forse la riconferma dei due stilisti Aquilano e Rimondi.
Paris Group, il gruppo di Dubai che si aggiudicato la maison Ferré è presieduto Abdulkader Sankari che l’ha fondata da oltre un quarto di secolo e la guida con i quattro figli Ahmad, Mohamed, Mahmoud and Mustafa.
Si tratta di una vera e propria galassia considerata una delle forze principali della moda e del business alberghiero in Medio Oriente ed Europa dell’Est che ha allargato, nel tempo, il suo raggio d’azione al settore retail nell’area degli Emirati Arabi Uniti (Bahrain, Kuwait, Qatar, Arabia Saudita, Oman) ma anche in Kazhkstan e Russia.
Il gruppo ha poi assunto un ruolo di leadership come agente-distributore e franchisee. La società ha oltre 250 negozi di proprietà e si avvale di un team di oltre 3.200 professionisti altamente qualificati: una vera melting-pot di 35 nazionalità.
Nel settore della moda Paris Group è distributore di marchi come lo stesso Ferré, Versace, Cerruti, Richmond, Pierre Cardin, Costume National. Il gruppo arabo, che di recente ha aperto a Milano anche un braccio italiano, è molto attivo in negozi multi-brand come Man & Moda, Markati Palazzo.
Paris Group ha poi in portafoglio una serie di attività legate alla ristorazione tra cui Biella, Chop Chop, Coffee Republic, Art café, Fish & Chips, l’indiana Asha. L’ultimo acquisto importante è stato la parigina Fauchon, l’indirizzo per i buongustai in Place de la Madelaine.