Fiat acquista Chrysler ma lascia macerie a Termini Imerese

Fiat acquista Chrysler ma licenzia a Termini Imerese 174 operai dell’indotto

TERMINI IMERESE – L’indubbio successo manageriale con cui Fiat ha acquisito il controllo definitivo di una delle tre sorelle di Detroit, Chrysler, mette, per il momento fra parentesi i guai italiani. Che però ci sono, se anche la mini-ripresa del settore auto a dicembre continua ad escludere Fiat. E se, come avviene a Termini Imerese, si lasciano macerie, come nel caso di 174 operai dell’indotto: 155 gli addetti della Lear, che per la Fiat produceva sedili, e 19 quelli della Clerprem, che curava la fornitura di gomma piuma e materiali per sedili.

È una vicenda che si trascina di anni, da quando la Fiat ha annunciato la chiusura di Termini Imerese, c’era un progetto di reindustrializzazione che però non è mai stato avviato. Così Lear e Clerprem nonostante avessero la possibilità di utilizzare la cig di licenziare i propri dipendenti. C’era la possibilità di utilizzare altri tre mesi di deroga, come hanno fatto altre aziende. (Roberto Mastrosimone, segretario provinciale Fiom di Palermo, intervistato da Giornalettismo)

 

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Warsamé Dini Casali