“Siamo abituati a rispettare i risultati delle votazioni e dunque non vi è dubbio che il “sì” abbia vinto il referendum della Fiat. Ma solo uno stolto, un arrogante uno sciocco potrebbero non vedere che di fronte all’imponente dispiegamento delle forze in campo e all’assoluto squilibrio tra le parti politiche e mediatiche i “no” abbiano travolto perfino le più rosee previsioni arrivando al 47% dei voti”.
Lo affermano in una nota Giuseppe Giulietti e Stefano Corradino, portavoce e direttore di Articolo21. “Per questo ci auguriamo che tutti coloro che hanno chiesto alla Fiom senso di responsabilità ora rivolgano lo stesso appello al signor Marchionne e al governo affinchè facciano la loro parte e depongano modi e toni che non sono conciliabili in un paese che ha ancora una Costituzione e uno Statuto di lavoratori”.
“Ci auguriamo adesso – proseguono Giulietti e Corradino – che tutti i media che hanno “riscoperto” in questi giorni la questione operaia e sociale stazionando davanti ai cancelli della Fiat vogliano proseguire attraverso un’attenta documentazione delle condizioni di lavoro in italia, vogliano raccontare la precarietà delle fabbriche, i livelli salariali, denunciare la scarsa sicurezza sul lavoro. Articolo21 aprirà sul sito un’apposita finestra dedicata ai tempi e ai modi della rappresentazione mediatica su questi temi”.
