TORINO – Il cda Fiat ha deliberato l’emissione di uno o più prestiti obbligazionari per un ammontare complessivo fino a 4 miliardi di euro – o importo equivalente in altra divisa – da collocarsi presso investitori istituzionali. Le emissioni sono concepite nell’ottica della gestione del debito consolidato del Gruppo, particolarmente in considerazione di alcune delle emissioni più risalenti che verranno a scadenza tra oggi e la fine del 2015.
Il progetto di fusione tra Fiat e Chrysler sarà sottoposto all’approvazione degli azionisti di Fiat in un’assemblea straordinaria che si svolgerà nel terzo trimestre, dopo il completamento dei richiesti passi societari e regolamentari.
Per effetto della fusione FCA diventerà la società holding del gruppo. L’approvazione di oggi è un ulteriore passo nel piano di riorganizzazione annunciato il 29 gennaio 2014 dopo l’acquisto da parte di Fiat della restante partecipazione in Chrysler Group.
Gli azionisti di Fiat ante fusione deterranno una percentuale di azioni ordinarie Fca essenzialmente uguale a quella delle azioni ordinarie Fiat detenute prima della fusione (fatto salvo l’esercizio di diritti di recesso). L’emissione di azioni a voto speciale potrebbe avere un impatto sulla percentuale dei diritti di voto in Fca di uno specifico azionista, che dipenderà dalla misura in cui sia l’azionista in questione, sia gli altri azionisti si avvarranno del meccanismo di voto speciale. Un prospetto statunitense e un documento informativo italiano (ai fini dell’assemblea straordinaria di Fiat) saranno resi disponibili agli azionisti prima della votazione per l’approvazione del progetto di fusione.