La proposta del leader della Cgil, Susanna Camusso, di ‘firma tecnica’ all’accordo di Mirafiori in caso di vittoria dei sì al referendum ”prefigura una lesione gravissima dello statuto Cgil”. Lo afferma l’ex segretario generale della Cgil, Sergio Cofferati, ora eurodeputato del Pd, che fa sapere: il 28 gennaio ”sarò in piazza con la Fiom”, perché è ”uno sciopero legittimo e opportuno”.
Quanto a Mirafiori, ”quello del 23 dicembre – dice Cofferati, sentito da MicroMega – è un brutto accordo perché, invece di prospettare un modello di competitività basato sulla qualità del prodotto e dell’organizzazione del lavoro, punta sulla riduzione dei costi, peggiorando le condizioni materiali di lavoro delle persone, e ancor di più togliendo dei diritti sanciti dai contratti. Inoltre apre un delicatissimo problema di democrazia nei luoghi di lavoro”.
”La firma dell’accordo di Mirafiori così come per quello di Pomigliano non è possibile da parte della Fiom – ribadisce l’ex sindaco di Bologna – pena la lesione gravissima dello statuto suo e di quello della Cgil. Le grandi organizzazioni hanno credibilità e capacità di agire con consenso – aggiunge – solo quando rispettano in primo luogo le regole che loro stessi si sono dati”.
A questo proposito Cofferati ricorda che ”lo statuto della Cgil, ripreso poi dallo stesso statuto della Fiom, vieta esplicitamente all’organizzazione di presentare piattaforme o di firmare accordi lesivi dei diritti delle persone, i diritti sanciti dal contratto e dalla legge”.
Intanto sono già 15 mila le adesioni raccolte in un giorno da MicroMega all’appello pro-Fiom promosso da Camilleri, Flores d’Arcais e Hack; tra le adesioni anche quella di Cofferati.
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