Il contratto ad hoc per il settore Auto è la soluzione allo studio per venire incontro alle esigenze della Fiat e sbloccare l’investimento da un miliardo di euro a Mirafiori. Si potrebbe anche trattare di una disciplina specifica all’interno del contratto nazionale (come è già per la siderurgia) evitando così l’uscita sia pure temporanea del Lingotto dalla Confindustria, che non piace a una larga fetta del mondo imprenditoriale.
I principali nodi che il contratto di settore potrebbe risolvere sono:
gli straordinari: l’intenzione della casa torinese è di aumentare a 120 le ore di straordinario che si possono effettuare in fabbrica senza necessità di contrattazione con il sindacato. Il contratto attuale ne prevede 40;
clausola di esigibilità: il Lingotto vuole che i sindacati che non dovessero rispettare gli impegni assunti attraverso gli accordi vengano sottoposti a sanzioni economiche;
assenteismo: a Mirafiori è molto elevato rispetto agli altri stabilimenti, in media dell’8 per cento. L’idea è di prevedere un sistema di regole per controllarlo e ridurlo. La Fiat ipotizza inoltre, in alcuni casi particolari, la possibilità di non pagare l’integrazione dell’indennità di malattia a carico dell’azienda. La Fiat vuole inoltre la nuova organizzazione del lavoro Ergouas, che prevede una riduzione delle pause a fronte del miglioramento delle condizioni di lavoro e lo spostamento della mensa a fine turno.