Fiat. Montezemolo: “Per Termini Imerese dobbiamo pensare a lavoratori”

Il dialogo tra la Fiat e il governo non si è «assolutamente» interrotto. Lo assicura il presidente del Lingotto Luca Cordero di Montezemolo intervistato dal Tg1. «Con il governo – afferma Montezemolo – il dialogo è buono, costruttivo, continuo. In particolare con il presidente Berlusconi ci siamo sentiti spesso in questo periodo, lo abbiamo sempre trovato attento e estremamente disponibile per problemi Fiat così come il ministro Scajola e tutto il governo».

«Negli ultimi 5 anni – ha detto ancora Montezemolo – la Fiat ha investito 25 miliardi di cui 16 in Italia quindi i due terzi, abbiamo tutte le intenzioni di proseguire in questo modo». «E abbiamo preso una decisione coraggiosa e rischiosa – ha aggiunto – di trasferire a Pomigliano la produzione della Panda che, insieme alla Punto, è la vettura più importante».

Per il futuro di Termini Imerese, «la cosa più importante sono gli uomini e le donne che vi lavorano e le loro famiglie», ha detto ancora il presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo. «Ecco perchè – ha aggiunto – vogliamo farci carico con i sindacati, il governo e la regione Sicilia di garantire loro un futuro occupazionale attraverso scelte serie e durature nel tempo per quando la Fiat non produrrà più».

«Fermo restando che dipende dal governo, la Fiat è attrezzata per un 2010 senza incentivi». Tutti i paesi europei l’anno scorso hanno scelto la strada degli incentivi al comparto auto, ha ricordato Montezemolo aggiungendo che «anche in Italia il governo, e lo ringraziamo, ha scelto quegli incentivi e i clienti hanno usato quegli incentivi messi loro a disposizioni comperando per il 70% per le vetture straniere e per il 30% vetture del gruppo Fiat».

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