Pomigliano, nel quartiere Fiat dove gli operai non sorridono più

Una protesta degli operai di Pomigliano

Lungo viale Alfa Romeo, nel cuore del quartiere operaio di Pomigliano d’Arco, ormai non si sorride più come una volta. Chi ci vive, chi ci lavora, racconta di una crisi che attanaglia questa zona piu’ delle altre. Del resto qui vivono tantissimi operai e pensionati della Fiat e ”ora che le cose vanno male” in giro si vede tanta tristezza”. Silvana e’ da 24 anni che gestisce la sua pasticceria al numero 71 di viale Alfa Romeo. Non a caso la sua attivita’ l’ha chiamata ”Pasticceria Alfa”.

Silvana racconta di un quartiere completamente cambiato, dove la gente, gli operai del Lingotto, ”non hanno neanche piu’ voglia di chiederti come stai”. I segni di un tempo trascorso ci sono tutti in questa strada: palazzine a tre piani, intonaci rosa sbiadito, finestre in alluminio. Più avanti, tra un pino e un altro, capita anche di trovare qualche palazzina ristrutturata. Ma soprattutto, capita di leggere insegne sui negozi: ”Chiuso per crisi”.

Antonio Galletta, da cinque anni ha aperto uno chalet lungo viale Alfa Romeo. ”Prima gli operai spendevano di piu’, ora si rinuncia anche ad un caffe”’ – dice Antonio – anche lui figlio di un ex Fiat”. Spiega che anni fa le basse palazzine di viale Alfa Romeo andavano perfino di moda, ”del resto siamo nel centro di Pomigliano, questo quartiere ha sempre avuto un grande fascino e si arrivava a pagare un affitto anche di 600 euro per 70 metri quadrati che per questi parti sono cifre alte”.

Poi tutti ripetono sempre la stessa storia: ”Da un paio di anni qui non si sorride proprio più”. ”Nella mia pasticceria entrano pensionati, cassa integrati della Fiat e ormai nessuno sembra avere più speranza per il proprio futuro – dice Silvana – io stessa non ce la faccio più. Se continua così tra un paio d’anni chiudo tutto e vado via”. Del resto a viale Alfa Romeo neanche la domenica sembra più la stessa. ”Le famiglie non comprano neanche piu’ i dolci, gli operai non possono permettersi neanche piu’ questo”, Silvana lo dice lentamente e mentre lo fa piange perfino.

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