Fiat Pomigliano: le clausole dell’accordo al centro del dibattito

Clausole di responsabilità e clausole integrative del contratto individuale di lavoro: sono le due proposte della Fiat oggetto di forti dubbi di legittimità e costituzionalità, secondo la Fiom, la Cgil e alcuni giuslavoristi.Ma cosa prevede esattamente l’accordo che le tute blu della Cgil non hanno voluto firmare e che invece è stato siglato dalle altre organizzazioni?

DIRITTO DI SCIOPERO. La presunta violazione è contenuta nella clausola finale, quella in cui si precisa che le nuove norme pattuite “integrano la regolamentazione dei contratti individuali di lavoro, sicché la violazione, da parte del singolo lavoratore”, di una delle condizioni contenute nell’accordo “costituisce infrazione disciplinare” da sanzionare, “secondo gradualità”, in base agli articoli contrattuali relativi ai “provvedimenti disciplinari e ai licenziamenti per mancanze”. Per la Fiom è la clausola che sottopone il diritto di sciopero, sancito dall’articolo 40 della Costituzione, ad essere oggetto di provvedimenti disciplinari, fino al licenziamento. Secondo il docente di diritto del lavoro dell’Università Cà Foscari Luigi Mariucci, questa clasuola, e l’eventuale firma del sindacato è invalida, inefficace, inesistente, perché non può modificare la Costituzione. “A meno che non si cambi il diritto di sciopero, il diritto garantito della Costituzione è un diritto individuale”, non modificabile per contratto, ripete Mariucci, spiegando che proprio questi diritti “servono a costituire un baluardo, una barriera contro il ciclo economico”; condizioni anche estreme di difficoltà economica, insomma, non possono cancellare diritti acquisiti come questi.

CLAUSOLA RESPONSABILITA’. Nella proposta della Fiat è quella che libera l’azienda da obblighi contrattuali in caso di mancato rispetto degli impegni assunti con l’accordo. Se si verifica ciò o se anche si è in presenza di comportamenti “idonei a rendere inesigibili le condizioni concordate” questa clausola libera l’azienda da alcuni obblighi contrattuali, come il versamento dei contributi sindacali e dei permessi sindacali retribuiti. Lo stesso si produce per comportamenti individuali dei lavoratori. Secondo la Fiom alla Fiat viene in questo modo data totale discrezionalità per valutare se una qualsiasi iniziativa, dalla protesta allo sciopero, in contrasto con uno dei qualsiasi punti dell’accordo (carichi di lavoro, straordinari, gestione della forza lavoro) possa costituire una “violazione dell’accordo stesso”.

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Emiliano Condò