La Cisl ha sostenuto l’accordo con la Fiat sul nuovo contratto degli operai di Mirafiori, ma se nel referendum passasse la “linea dura” della Fiom, sarebbe pronta a ritirare la firma. E’ questa la posizione del segretario generale del sindacato, Raffaele Bonanni: ”Non sono un grullo come qualcuno che si è messo a fare cifre”
Bonanni ha detto: ”Spero vinca il sì, mi affido al buon senso di chi andrà a votare. Se ce la fa il sì io sarò contento, se ce la fa il no strapperò l’accordo, toglierò la mia firma da quell’accordo”. Il segretario della Cisl ha ribadito che ”io consiglio di sostenere il sì, perché ci interessa l’investimento, diversamente toglierò la firma da quell’accordo”.
Bonanni ha poi attaccato i metalmeccanici della Cgil: ”Dal mese di giugno la Fiom sta tentando di creare confusione nelle fabbriche con scioperi mal riusciti”. Secondo il segretario generale della Cisl, se il sindacato dei metalmeccanici della Cgil ”fosse maggioritario, e non lo è, avrebbe spinto la Fiat ad andarsene dall’Italia”.
Bonanni ha aggiunto che ”quando si parla di flessibilità si fa confusione. Marchionne ci ha chiesto una sola cosa: non meno salario, non taglio di alcuni diritti, ma solo di permettere una organizzazione del lavoro in grado di sfruttare al 100 per cento gli impianti. I dipendenti lavoreranno 8 ore come prima ma in tre turni giornalieri, è tutto lì”.
Quanto infine alla ricomparsa della stella a cinque punte, Bonanni ha affermato che ”purtroppo la storia d’Italia è stata sempre così: si comincia con le invettive, si continua con calunnie e minacce, ma dentro questo gioco di fantasmi ci possono essere situazioni torbide”.