Il 13 gennaio si comincia a votare nello stabilimento Fiat di Mirafiori per il referendum sul nuovo contratto, frutto dell’accordo tra i vertici aziendali e i sindacati dei metalmeccanici. Carlo Callieri, che ha vissuto come capo del personale della Fiat la stagione degli anni ’70 (ricopriva quel ruolo durante la famosa “marcia dei quarantamila”, tanto per intenderci), dice che l’accordo è giusto: “Non c’è lesione dei diritti semmai correzione degli abusi, assenze e scioperi. Nessuno vuole escludere la Fiom, semmai sono loro che si mettono fuori gioco. Il confronto è con lo scenario del mondo”.