TORINO – “Finisce la vita precaria, ora giochiamo una partita vera”. John Elkann saluta così la città di Torino, storica sede del gruppo Fiat. Le nuove sedi saranno ad Amsterdam, in Olanda, e in Gran Bretagna. “Per non offendere nessuno”, dice Sergio Marchionne, ma anche per usufruire dei “vantaggi fiscali”.
Il marchio Fiat resta sulle auto, ma dopo l’acquisto di Chrysler la società è pronta a cambiare pagina, spiega Elkann:
“Con l’acquisto di Chrysler finisce la vita precaria di Fiat. Con Fca abbiamo la possibilità di giocare una partita vera. Il 6 maggio a Detroit vi racconteremo quello che Fca farà nei prossimi anni. Noi non siamo nostalgici. Per il futuro aspettatevi ancora tante buone notizie”.
Anche Marchionne, ad di Fiat-Chrysler, ha preso la parola durante l’addio a Torino:
“Dieci anni fa insieme vendevano 4,4 milioni di auto, ma entrambe le aziende erano in profondo rosso, mentre oggi hanno un utile di 3,4 miliardi. Entro il 2018 la Fiat sarà capace di fare oltre 6 milioni di vetture”.
Marchionne ha poi spiegato la scelta di porre la sede legale in Olanda e quella fiscale in Gran Bretagna, che è stata fatta
“per non offendere nessuno, ma anche per i maggiori vantaggi fiscali per i finanziamenti del gruppo, che può pagare dividendi senza ritenute”.
L’ad ha poi aggiunto:
“Sarei un ingenuo se non sapessi che ci sono aspetti emotivi non solo qui in Italia ma anche al di là dell’Oceano legati alla storia secolare dei due gruppi Fiat quest’anno compirà 115 anni, Chrysler 90 il prossimo. Può nascere la sensazione che si perda qualcosa, ma la nostra forza deriva proprio dall’unione di queste due realtà, ognuna conserverà la propria identità e metterà a disposizione dell’altra i propri punti di forza”.
Parlando della sede fiscale del gruppo nel Regno Unito, Marchionne ha detto:
“Non ci aspettiamo che la residenza fiscale nel Regno Unito comporti aspetti significativi sul carico fiscale.Non ci sono vantaggi. Confermiamo che non ci sono eccedenze negli stabilimenti italiani. A Grugliasco abbiamo riassunto tutti gli addetti più mille unità di Mirafiori dove con i nuovi investimenti saranno riassorbiti tutti”.