Figli che hanno perso il lavoro, 480mila famiglie impegnate a sostenerli

ROMA, 14 MAG – La povertà minorile è molto diffusa tra le famiglie di giovani, aggravata dal calo dell'occupazione che ha colpito in maniera più accentuata i lavoratori autonomi e temporanei: sono infatti 480 mila le famiglie d'origine che nell'ultimo periodo hanno dovuto sostenere almeno un figlio convivente che aveva perso il lavoro nei 12 mesi precedenti. Questo uno dei dati, anticipato oggi all'ANSA, che Save the Children diffonderà domani in occasione del lancio della campagna "Ricordiamoci dell'Infanzia".

La nuova campagna di Save the Children si rivolge prima di tutto al Governo, chiedendo provvedimenti coordinanti di medio e lungo periodo in favore dei bambini e degli adolescenti, ma intende coinvolgere anche singoli cittadini, imprese, mondo della cultura e dell'informazione. "Non possiamo accettare che 1 bambino su 4 in Italia sia a rischio povertà o che 1 bambino con un genitore non diplomato abbia solo una possibilità su 10 di laurearsi" afferma Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia. "Il nostro Paese sembra di fatto aver abdicato da tempo a politiche e azioni che mettano al centro i bambini e quindi il futuro di tutti. Per questo, tanto più in un momento di crisi quale l'attuale, bisogna riscoprire e ritrovare un impegno forte, chiaro e deciso in favore dei bambini e degli adolescenti che vivono sul nostro territorio".

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