Basta essere un parente, fino al terzo grado, e il posto in banca è assicurato. L’iniziativa è della Banca di Credito Cooperativo di Roma e i sindacati hanno firmato l’intesa decisa mercoledì tra la banca, Federlus (federazioni delle Bcc del Lazio, dell’Umbria e della Sardegna) e le sigle sindacali Fabi, Fisac-Cgil, Fiba-Cisl, Uilca, Sincra-Ugl.
Ad essere coinvolti sono 76 lavoratori in prepensionamento che potranno scegliere di farsi sostituire dal figlio o dal nipote piuttosto che ricevere incentivi economici.
La nuova misura sarà in vigore da gennaio 2010, fino al 31 dicembre 2012. «I grandi gruppi bancari dovrebbero prendere d’esempio l’accordo raggiunto alla Banca di Credito Cooperativo di Roma che garantisce un ricambio generazionale fra i dipendenti che volontariamente scelgono di essere collocati in pensione in cambio dell’assunzione di un figlio o di un parente fino al terzo grado», ha commentato il segretario generale aggiunto della Fabi, Lando Sileoni.
