L’emendamento del governo che indica le destinazioni del gettito dello scudo fiscale non è ammissibile perché non si specificano le risorse destinate ai diversi interventi. Lo afferma il presidente della Commissione Bilancio della Camera Giancarlo Giorgetti (Lega). Tuttavia questo emendamento non è stato tecnicamente dichiarato inammissibile perché “il governo – spiega il presidente della Bilancio – non ha ancora presentato la relazione tecnica”.
“Ritengo necessario – ha spiegato Giorgetti – preannunciare il criterio di valutazione al quale mi atterrò nel valutare l’ammissibilità dell’emendamento”. E dunque il governo se vuole che l’emendamento superi il vaglio dell’ammissibilità dovrà specificare esattamente quanto del gettito andrà a ciascuna ‘posta’ scelta dallo stesso governo.
“L’emendamento potrebbe ritenersi ammissibile – spiega infatti Giorgetti – solo qualora venisse impostato in modo da fornire indicazioni in ordine alle risorse destinate ai diversi interventi e da specificare esplicitamente per ogni intervento le relative autorizzazioni legislative di spesa e, comunque, definendo procedure rispettose delle prerogative costituzionali del Parlamento in materia di bilancio”.
Rimandato anche l’emendamento del governo che anticipa alcune misure della Carta delle autonomie, tra cui il taglio del numero dei consiglieri comunali e provinciali. “L’emendamento – commenta però il ministro della Semplificazione normativa Roberto Calderoli, a margine dei lavori della commissione – verà riformulato e ripresentato in commissione. Lo stanno già facendo”.
La commissione Bilancio del Senato ha bocciato ben 12 dei 14 emendamenti presentati dal governo. Per sette proposte di modifica è scattata la tagliola dell’inammissibilità mentre cinque sono congelati in attesa della relazione tecnica, e dunque la Commissione li considera formalmente ancora non presentati.
I due dichiarati ammissibili dal presidente, Giancarlo Giorgetti, sono quelli che raggruppano banche, cedolino unico e Abruzzo; e il turnover di vigili del fuoco e forze dell’ordine.