Cinque per mille affossato in Parlamento dai voti di Pdl e Lega. Lo riferisce il senatore del Pd Giuliano Barbolini, capogruppo in commissione Finanze, che spiega: «Oggi nel corso della votazione della Finanziaria 2010 nelle Commissioni competenti la maggioranza ha votato contro i nostri emendamenti sul cinque per mille. Sia su quello che riprende i contenuti del Ddl che istituisce la misura “a regime” fermo in Commissione da molti mesi, sia su quello che avrebbe ripristinato la copertura finanziaria per gli anni 2010, 2011 e 2012».
«La maggioranza ha affossato una misura di grande valore etico, tesa a favorire un tessuto sociale solidale che offre servizi attraverso associazioni di volontariato, no profit, ricerca, ambientaliste – ha sottolineato Barbolini – Con evidente difficoltà e imbarazzo, Pdl e Lega hanno rinviato ogni finanziamento per il cinque per mille a quando il governo disporrà delle risorse necessarie».
«Non vorrei che questa disponibilità derivasse dallo scudo fiscale – afferma sarcasticamente il senatore democratico – Non vorrei che una misura di grande qualità e importanza per i valori etici e i principi di sussidiarietà cui si ispira fosse “sporcata” dal denaro dello scudo proveniente da attività poco trasparenti se non addirittura attigue all’illegalità ».
«Oggi il mondo dell’associazionismo e del volontariato è stato deluso – conclude – e così milioni di persone che attendevano una risposta certa sia alle forme di sostegno alla comunità sia al riconoscimento del valore morale del loro operato. Spero che per quando la Finanziaria arriverà in Aula il governo e la sua maggioranza abbiano cambiato idea. Il Pd ripresenterà gli stessi emendamenti a sostegno della misura oggi bocciati dalla maggioranza».
Oltre 355 milioni in favore delle organizzazioni di volontariato, della ricerca scientifica e sanitaria: ecco le cifre dei fondi del 5 per mille del 2007 sbloccati dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, e ripartiti dall’Agenzia delle Entrate.
Nella ripartizione delle somme – spiega una nota dell’Agenzia delle Entrate – il volontariato si conferma come il settore di maggior richiamo e riceverà 234,5 milioni di euro, seguito dalla ricerca sanitaria (62,9 milioni) e scientifica (57,8 milioni).
A scegliere l’opzione, 15,6 milioni di contribuenti (di cui 2,1 milioni però con dichiarazione d’imposta pari a zero e quindi irrilevante ai fini del beneficio), per un importo medio di 27,14 euro da ogni contribuente. Il cinque per mille – aggiunge la nota – fa il pieno nelle dichiarazioni 730, dove il 71,93% dei contribuenti ha effettuato una scelta, contro il 27,24% di chi ha presentato Unico.
Quanto ai beneficiari, nel complesso sono 24.417, di cui 23.906 associazioni di volontariato, 425 enti e università che svolgono ricerca scientifica e 86 soggetti che svolgono ricerca sanitaria.
