Finanziaria, maxiemendamento ridotto a circa 5 miliardi. Tremonti non sa dove trovare i soldi: salta il bonus energia

Giulio Tremonti

Giulio Tremonti ha risolto il problema: si è trovato l’accordo sul maxiemendamento alla Legge di Stabilità ma si è ridotta la copertura delle spese dai 7 miliardi iniziali a 5-5,5 miliardi.E quali sono le risorse che verranno “sacrificate”? Il viceministro Giuseppe Vegas ha spiegato che alcune misure verranno finanziate per minor tempo altre invece salteranno, come il bonus energia per le ristrutturazioni edilizie eco-compatibili.

Proprio ieri il ministro dell’Economia aveva avvertito: mi servono 7 miliardi per la Legge di stabilità, solo che ne ho 5. E per gli altri due come si fa? Subito si era aperto il dibattito. I ministri tutti, in prima fila la Prestigiacomo, avevano iniziato ad agitarsi e a dire: a me i fondi non li tagliare. Ma il problema sussisteva. Da una prima analisi infatti Tremonti aveva previsto 7 miliardi di spese: 1,5 miliardi per gli ammortizzatori sociali, 1 miliardo per l’Università, 1 miliardo per regioni ed enti locali, 800 milioni per detassare i premi di produttività, altrettanti per le missioni militari internazionali, 400 milioni per finanziare il 5 per mille, 1,5 miliardi per “altre voci di spesa”.

A garantire una copertura totale sulle spese, però, ci sono solo 5 miliardi. Da qui la preoccupazione di ieri del ministro Tremonti. 2,5 miliardi arrivano dalle frequenze televisive, 1,7 dai tagli di spesa, 800 milioni dai giochi gestiti dallo Stato. Per racimolare altri due miliardi di euro si stava pensando al congelamento di parte delle risorse della Pubblica amministrazione non ancora spese, oppure a misure antievasione. Il “problema” però è stato “risolto” alla radice mettendo a disposizione risorse per circa 5 miliardi. Ciò significa che ci saranno, necessariamente, dei tagli alle risorse, o quantomeno dei finanziamenti che non verranno rispettati. E i primi finanziamenti a saltare sono quelli per sostenere l’edilizia biosostenibile.

Tra le misure che non entreranno nel maxiemendamento del governo alla finanziaria, secondo quanto riferito da Giuseppe Vargas, non hanno infatti trovato posto il bonus energia del 55% per le ristrutturazioni edilizie. No anche alla proroga di un anno per l’esenzione Iva sugli immobili invenduti.

Restano confermati, spiega Vegas, i fondi per un anno per l’università (1 miliardo compresi i voucher per le aziende che affidano le proprie ricerche alle universita’ italiane) e la proroga della cassaintegrazione in deroga (1,5 miliardi) e ”dovrebbe” venire confermata per un anno la defiscalizzazione dei salari di produttivita’ (800 milioni). Viene poi confermato l’allentamento del patto di stabilità in favore di Comuni e Regioni (1,2 miliardi). Entrerebbe nel maxi-emendamento anche il rifinanziamento del 5xmille, ma, spiega Vegas ”non credo per tutto l’anno”. C’e’ poi il rifinanziamento delle missioni internazionali per 6 mesi (800 milioni). Arriverebbero poi i fondi per scuole paritarie (250 milioni). Arriverebbe, infine, la proroga dell’esenzione dai ticket per le visite specialistiche (400 milioni) e ”forse qualcosa per l’editoria”. Infine sarebbe stato messo nero su bianco, secondo la richiesta dell’Mpa, il fatto che i fondi Fas per l’edilizia sanitaria verranno distribuiti per l’85% al sud e per il 15% al nord.

Ecco tutte le misure della Finanziaria. UNIVERSITA’: confermato 1 miliardo nel 2011 e 500 nel 2012. 100 milioni per prestiti d’onore e borse di studio e 100 milioni di ‘voucher’ a favore delle imprese che affidano le loro ricerche alle universita’ italiane.

– TICKET SANITA’: Ci sarebbe l’esenzione per i primi 4 mesi del 2011 per i ticket delle visite specialistiche

– MISSIONI PACE: sarebbero disponibili 750 milioni per il 2011, cioe’ 50 milioni in meno rispetto all’ipotesi iniziale.

– AMMORTIZZATORI: Un miliardo per il fondo sociale di occupazione. Proroga dell’aumento del trattamento di integrazione salariale per i contratti di solidarieta’ (80 milioni). Piu’ 45 milioni per trattamento di mobilita’ per i lavoratori che ne sono sprovvisti. 50 milioni per progetti di formazione. 100 milioni per attivita’ di apprendistato oltre i 18 anni. 200 milioni per per il fondo nazionale per le politiche sociali.

– PATTO STABILITA’: Nella bozza non sono ancora cifrati gli interventi ma – dice il governo – l’allentamento della stretta a comuni e regioni sarebbe di circa 1 miliardo. In piu’ ci sarebbe un fondo al Tesoro per i pagamenti alle imprese dedicato ai comuni virtuosi. Ci sarebbe inoltre la possibilita’ di sbloccare il turn-over (per il 10%) per le regioni commissariate che hanno avviato i piani di rientro della sanita’. Diventa triennale la base per il calcolo del patto di stabilita’ interno che attualmente e’ su base annuale.

– TRASPORTI: 425 milioni vengono destinati al trasporto pubblico locale su ferro a fronte di misure di efficentamento e razionalizzazione.

– ASTA FREQUENZE: Arriveranno in tutto 2,4 miliardi e di questi 240 milioni andranno al ministero dello Sviluppo per promuovere i media audiovisivi in ambito locale.

– FAS: Si conferma che l’utilizzo delle risorse per l’edilizia sanitaria deve rispettare il rapporto: 85% a sud e 15% al centro-nord.

– EDITORIA: Nella bozza si parla di editoria e tv locali ma non ci sono ancora cifre. Si parla anche di ”contributi per la stampa all’estero”. ”Qualcosa ci sara”’, spiega il Governo.

– GIOCHI: Inasprimento delle sanzioni per chi evade e maggiori poteri di accertamento da parte dei Monopoli. Chi fara’ giocare i minori rischia sanzioni fino alla chiusura dell’esercizio. C’e’ poi un inasprimento delle sanzioni nel caso in cui i giochi non siano collegati in rete e la possibilita’ di introdurre nuovi giochi. Si varera’ inoltre un piano straordinario di verifiche sulle ‘macchinette’.

– STOP A RISARCIMENTO FACILE: Stretta sugli accordi bonari che permettono di ottenere facilmente risarcimenti da parte dell’amministrazione senza passare da un giudice.

– CONTRATTI PUBBLICI: Soppressione degli arbitrati in materia di lavori, servizi e forniture attraverso il divieto di inserire clausole compromissorie nei contratti d’appalto a pena di nullita’ delle stesse. Sui semplificano inoltre le procedure di affidamento e le modalita’ di documentazione delle imprese per i requisiti per la partecipazione alle gare. Arriva inoltre il project financing di terza generazione che permettera’ anche ai privati di proporre le pere da realizzare. Aumenta la soglia entrio la quale e’ possibile affidare lavori pubblici con semplice procedura negoziata, quindi senza bando (da 500.000 euro ad un milione).

– SEMPLIFICAZIONE EDILIZIA: Si razionalizza, tra l’altro, la procedura per la certificazione di inizio attivita’.

– GIRO DI VITE SU FRODI RC AUTO: Arriva il carcere per chi froda le compagnie assicurative. Si rischiano da 6 mesi a 4 anni. L’assicuratore potra’ richiedere di verificare di persona il danno. Viene previsto un termine di scadenza per la denuncia del sinistro. Pena la mancata liquidazione. Si estendono le sanzioni per la falsa microinvalidità.

L’iter della Finanziaria. In aula alla Camera martedi’ della prossima settimana e poi il passaggio al Senato, dove la discussione generale in aula potrebbe approdare a meta’ dicembre per la discussione definitiva che dovra’ arrivare entro il 31 dicembre, pena l’esercizio provvisorio. E’ questo, in grandi linee, l’iter che dovra’ seguire la Finanziaria nelle prossime settimane se il percorso di approvazione non dovesse incontrare nuovi ostacoli.

12 NOVEMBRE: Per questa settimana la Commissione Bilancio della Camera dovrebbe terminare l’esame del maxiemendamento alla legge di stabilita’ che contiene il pacchetto sviluppo. Se ci fossero problemi la Commissione potrebbe tuttavia continuare a riunirsi anche nel weekend, anche se il testo in discussione dovrebbe gia’ avere il via libera politico dei gruppi parlamentari e dunque non richiedere troppo tempo per una sua discussione in Commissione.

16 NOVEMBRE. La Conferenza dei Capigruppo di Montecitorio ha calendarizzato per martedi’ prossimo la discussione generale della Finanziaria in aula. I lavori potrebbero chiudersi in una settimana e sul testo potrebbe essere presentata la fiducia, anche se il ministro dell’Economia si sarebbe detto disposto a rinunciarvi se il testo verra’ condiviso in Commissione. La Legge di Stabilita’ e’ comunque composta da un solo articolo, garanzia assoluta di un iter rapido.

23 NOVEMBRE. La settimana successiva all’approvazione alla Camera il testo della Finanziaria dovrebbe passare all’esame dell’altro ramo del Parlamento. In Commissione Bilancio del Senato la discussione potrebbe quindi iniziare martedi’ 23 novembre. La discussione, che in genere richiede almeno due settimane, dovrebbe chiudersi pero’ nella settimana del ponte dell’Immacolata: l’8 dicembre cade di mercoledi’. 13 DICEMBRE. E’ la data intorno alla quale la discussione dovrebbe approdare in Aula al Senato, per terminare intorno al 20 dicembre, in tempo per le ferie natalizie.

31 DICEMBRE. E’ la deadline per approvare la Legge di Bilancio per evitare l’esercizio provvisorio.

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