ROMA – Finmeccanica sugli scudi ieri a Piazza Affari, insieme alla controllata AnsaldoSts, dopo le indiscrezioni su una possibile vendita agli americani di General Electric della controllata e dell'altra partecipata del settore trasporti AnsaldoBreda. Voci su cui l'azienda di piazza Montegrappa e' subito intervenuta precisando che per una strategia sui trasporti bisognera' attendere l'esame in atto su questo asset. Intanto per la societa' produttrice di treni arrivera' presto un piano di risanamento dal quale i sindacati si aspettano un vero rilancio e un consolidamento dell'azienda.
In Borsa e' stata una giornata di fortissimi acquisti per Finmeccanica e Ansaldo, con il titolo della casa madre cresciuto del 16,89% finale a 5,26 euro tra scambi molto forti: nella seduta sono passate di mano oltre 15 milioni di azioni, contro una media quotidiana dell'ultimo mese di Borsa di 4,7 milioni di 'pezzi'.
Ancora piu' violenta la corsa di Ansaldo Sts: il titolo e' salito del 20,27% a 6,61 euro con scambi pari a quasi otto volte la media quotidiana. A scatenare gli acquisti le voci su un'ipotetica cessione delle controllate AnsaldroBreda e AnsaldoSts a General Electric. Un'indiscrezione partita dalle colonne del Tirreno e amplificata oggi dal report di un broker.
Notizie che hanno fatto infiammare il titolo in Borsa e costretto Finmeccanica ad una precisazione: come comunicato nella semestrale, ''la societa' fornira' ulteriori indicazioni in merito alle sue strategie nel settore dei trasporti a conclusione dell'analisi e delle azioni intraprese con l'obbiettivo di consentire un andamento profittevole dell'attivita' e la massimizzazione del valore per gli azionisti''. Il messaggio, che pero' non frena i rialzi in Borsa (Ansaldo corre fino alla sospensione in asta di volatilita' con un teorico +45%), e' che l'azienda si sta muovendo e una prima ''azione'' e' stata la nomina, un mese fa, di Maurizio Manfellotto ad amministratore delegato e l'ingresso di Sergio De Luca (a.d. di AnsaldoSts) nel cda di AnsaldoBreda. La linea indicata qualche giorno fa dall'ad di Finmeccanica Giuseppe Orsi e': prima stabilire come salvare Breda (tra il 2004 e il 2010 l'azienda ha perso circa 800 milioni), secondo verificare se potra' camminare con le proprie gambe o deve accasarsi.
E in quel caso se da sola o insieme ad AnsaldoSts. Sul destino di Breda e' intanto al lavoro il nuovo a.d. Manfellotto, che oggi ha incontrato i sindacati e che nel giro di un mese preparera' un piano di risanamento ed efficientamento. Ai sindacati Manfellotto ha detto si essere impegnato a fare di tutto per risanare l'azienda, ma qualora non riuscisse non e' disposto a galleggiare. I sindacati sono concordi nel chiedere, oltre ad un chiarimento sulle indiscrezioni che circolano, che si vada a consolidare il gruppo e non si disperda un patrimonio industriale con 150 anni di storia. Le parti chiedono anche di evitare in questa fase la vendita (la Uilm e' favorevole solo a trovare un partner) e escludono una possibile fusione con AnsaldoSts. Ad auspicare che AnsaldoBreda ''venga fuori'' dalle difficolta' e' anche l'amministratore delegato di Fs, il principale cliente. '