Spaccatura nella Fiom nel corso del Comitato Centrale in corso a Roma. I componenti della minoranza del sindacato (che fanno capo a Fausto Durante e riferimento alla maggioranza nella Cgil) hanno abbandonato i lavori del Parlamentino Fiom per dissensi con il segretario generale Maurizio Landini.
Landini punta a chiedere alla Cgil di non partecipare a nessun tavolo con Confindustria mentre ha riproposto la richiesta di sciopero generale. Su questi punti, insieme alla riproposizione di logiche conflittuali tra Fiom e Cgil, la minoranza è in forte dissenso.
”Insieme ai componenti della minoranza congressuale della Fiom che fa capo al segretario generale della Cgil – afferma Durante – ho abbandonato i lavori del comitato centrale. Di fronte alla mia richiesta di discutere in modo esauriente e approfondito la relazione del segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, contenente molti giudizi sull’attuale situazione contrattuale e sui rapporti con la Cgil che io non ho condiviso – spiega – la risposta è stata l’immediata cancellazione dalla lista degli interventi di numerosi iscritti a parlare a sostegno delle posizioni di Landini. Considero questa una vicenda poco edificante nella vita della Fiom, testimonianza di una ritrosia della maggioranza Fiom a discutere nel merito e a confrontarsi in modo democratico e rispettoso con altri punti di vista pure esistenti nell’organizzazione. Per tali ragioni il documento che eventualmente venisse approvato oggi al termine dei lavori non può essere considerato espressione unitaria della Fiom”.