“Ridurre il fisco e tagliare i costi”: le richieste di Confesercenti

Marco Venturi

Bisogna “ridurre la pressione fiscale dal 43,2 per cento attuale al 40 per cento i tre anni, ‘un punto all’anno con l’obiettivo di favorire gli investimenti ed incentivare i consumi”: lo chiede il presidente di Confesercenti, Marco Venturi, nel suo intervento all’assemblea annuale nell’ambito delle cinque richieste presentate a governo e Parlamento per rilanciare l’Italia.

Oltre alla riduzione delle tasse, Venturi preme perché si taglino i costi, in particolare quelli correnti ,”ormai vicini alla metà del Pil”. Ha chiesto anche di portare il debito pubblico sotto il 100 per cento in cinque anni, di rilanciare le infrastrutture strategiche con priorità assoluta al completamento dell’Autostrada del Sole, della variante di valico, delle infrastrutture urbane e di interventi di manutenzione del territorio per prevenire le calamità naturali.

Tra le altre richieste, quella di varare un piano di investimenti per dotare il Paese di una maggiore autonomia energetica, puntando soprattutto allo sviluppo del solare, del fotovoltaico, dell’eolico, del nucleare di nuova generazione e dei rigassificatori; e di puntare sul Mezzogiorno, anche attraverso l’utilizzo dei fondi europei rimasti sostanzialmente al palo, per creare zone di eccellenza sulla ricerca scientifica e sull’innovazione per richiamare in Italia ricercatori costretti ad emigrare.

”La riduzione del debito richiesta dal Fmi, ha detto Venturi, significa il taglio di una montagna di miliardi in 20 anni, circa 33 miliardi all’anno. E’ compito non facile ed impopolare ma con poche alternative”.

La digeribilità di questo taglio, continua Venturi ”dipende dalla direzione che dobbiamo prendere, possiamo scegliere quella dell’aumento della pressione fiscale, ipotesi molto avversata perché avvierebbe una fase recessiva in un momento già difficile, o, in alternativa, decidere quella dei tagli degli abusi, degli eccessi, del ridimensionamento di una spesa pubblica abnorme, per investire meglio e di piu’ sulla vera ed efficace sfida rappresentata dalla crescita, dalla modernizzazione e dalla capacità competitiva del Paese”.

Venturi si è detto ”deluso dal passo indietro fatto sulle inutili Province, per le quali non solo non c’è ancora nessuna decisione finalizzata al loro superamento, al contrario si sta ragionando su una tassa sull’automobile e di altre compartecipazioni per garantire l’inutile sopravvivenza”.

”Ma noi continueremo a denunciarne l’inutilità – ha aggiunto il presidnte di Confesercenti- ed insisteremo sul superamento di questi Enti e sui tempi necessari per farlo, che a nostro parere dovrebbero essere di cinque anni, 20 province all’anno”.

Venturiha anche detto di ”aspettarsi che la politica ridimensioni sostanzialmente la sua rappresentanza composta da 150.000 eletti, perché tutto questo ci costa quasi 5 miliardi di euro all’anno, contro i 4,6 di Francia, Germania, Spagna e Regni Unito messi insieme”.

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Maria Elena Perrero