Quasi un contribuente su quattro, cioè il 27% dei soggetti, ha dichiarato una imposta netta pari a zero nella dichiarazione fiscale del 2008 (relativa al periodo 2007). Il 27% dei 30,5 milioni di contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi, quindi, non pagano l’Irpef, o per effetto del basso reddito, o perché l’imposta dovuta è compensata da deduzioni e detrazioni.
E’ quanto si rileva dall’Analisi delle dichiarazioni dei redditi del 2008, relative ai redditi 2007, delle quali sono state diffuse oggi dal ministero dell’Economia le statistiche complete. Dalle elaborazioni emerge che la metà dei contribuenti non supera i 15mila euro e che più in generale il 91% dei contribuenti dichiara redditi non superiori a 35mila euro. Poco meno dell’1% dei contribuenti ha redditi superiori ai 100mila euro annui.
In media i contribuenti italiani hanno pagato nel 2008 un’Irpef pari al 18,4% del proprio reddito, versando 4.670 euro pro-capite. E’ quanto emerge dalle elaborazioni delle dichiarazioni dei redditi 2008, delle quali il dipartimento delle Finanze ha reso pubbliche le statistiche complete. Il reddito complessivo medio è stato pari a 18.661 euro e rispetto all’anno precedente è aumentato su base nazionale dell’1,9%, con un incremento minimo nelle Isole e massimo nelle regioni del Nord-Est.
Il tipo di reddito dichiarato – è scritto nella nota diffusa dal dipartimento – deriva per il 78% da redditi da lavoro dipendente e da pensione, per il 5,5% da redditi da partecipazione, per il 5% da redditi di impresa e per il 4,2% da redditi da lavoro autonomo. Tuttavia, i redditi da lavoro autonomo presentano un valore medio più alto (pari a 37.120 Euro, circa il doppio del reddito complessivo medio), mentre i redditi da pensione quello più basso (pari a 13.436 euro).
Dalle statistiche delle dichiarazioni dei redditi 2008 relative all’imposta sui redditi delle società (Ires) emerge anche che quasi una società su due risulta in perdita per il fisco.
“La quota di società con imposta netta positiva – è scritto nel comunicato diffuso dal dipartimento – ha raggiunto il 52,6% del totale (circa 526mila), quota sostanzialmente identica a quella del 2006 (+0,2%)”.
Le Società con reddito positivo – spiega il dipartimento delle Finanze – sono localizzate principalmente nelle regioni del Nord. La distribuzione dell’imposta complessiva è concentrata nelle imprese di dimensioni maggiori: lo 0,8% delle società dichiara il 58% dell’imposta ed il 53% delle società minori (fino a 500mila euro di componenti positivi Irap) dichiara solo il 5,3% dell’imposta.
L’81% dei contribuenti Iva ha un volume d’affari fino a 185.920 euro, ma – nel complesso – paga solo il 9% dell’Iva incassata dallo Stato. E’ questa una delle curiosità che emerge dalle dichiarazioni dei redditi Iva presentate nel 2008 e relative al 2007. I contribuenti che hanno presentato la dichiarazione Iva per il periodo d’imposta 2007 sono stati 5.700.033 con un decremento dell’1% rispetto all’anno precedente, dovuto alla possibilità di optare per due diversi regimi, quello di “franchigia” e quello di “esonero per gli agricoltori”.
Il 63,90% dei contribuenti Iva sono persone fisiche che, per il 68,22%, operano nel settore dei servizi. Il volume d’affari complessivo dichiarato è di circa 3.370 miliardi di Euro con un incremento del 6,31% rispetto all’anno precedente, andamento in linea con gli anni precedenti. Se si guarda ai settori di attività economiche, il settore del “Commercio, trasporto, alberghi e comunicazione” è il più rappresentativo della platea di contribuenti, del volume d’affari nonché dell’Iva di competenza totale (50,46%).