La procura di Torino ha chiesto alla procura di Nizza di trasmettere le informazioni relative a circa 7mila conti bancari intestati a cittadini italiani in Svizzera. Lo ha reso noto il procuratore francese Eric de Montgolfier.
Secondo il procuratore de Montgolfier, citato dall’agenzia Reuters, i conti dei circa 7mila contribuenti italiani, presenti nelle liste sottratte dall’informatico Hervé Falciani alla sede ginevrina di Hsbc, sono “sotto esame” da parte delle autorità giudiziarie, insieme a quelli di oltre 8mila francesi. Cifre “massicciamente sopravvalutate”, hanno commentato alla stessa agenzia i portavoce dell’istituto di credito, dicendo di “non sapere” su quali dati siano basate le stime del giudice francese.
Sarebbero 127mila in tutto i conti, detenuti da 79mila persone di diverse nazionalità, custoditi nella filiale svizzera della banca britannica Hsbc. E’ grazie all’arresto di un ex dipendente della banca, Hervé Falciani, che i giudici francesi hanno ottenuto le informazioni sui conti dei presunti evasori.
La vicenda ha già provocato un incidente tra Francia e Svizzera, con il paese alpino che ha sospeso un progetto di convenzione fiscale per protestare contro l’utilizzazione del dossier Falciani. Berna ritiene infatti che i documenti siano illegali, in quanto frutto di un furto. Il contenzioso si è poi appianato. Falciani, un informatico, era stato arrestato nel gennaio 2009 a Mentone, in Francia, dove era approdato dopo aver cercato di vendere i dati sensibili ad alcuni paesi, inseguito da una domanda di estradizione da parte della Svizzera.
Oggi, 14 aprile, il “Corriere della Sera” ha scritto che sarebbero 10mila gli “italiani sospettati di essere evasori fiscali”, anche se, sempre secondo il quotidiano, “buona parte dei conti nella filiale svizzera di HSBC attribuiti agli italiani… sarebbe già estinta”. Per il Corriere sarebbero dunque “un migliaio” i nomi ancora validi.