Legge di stabilità: al via le nuove sanzioni fiscali

ROMA – Al via le nuove sanzioni del fisco per evitare di andare in contenzioso: da domani, 1° febbraio, aumenteranno le penalità per l’accertamento con adesione (cioè l’accordo in caso di contestazione da parte degli uffici dell’amministrazione finanziaria, come nel caso dell’accertamento con adesionee), l’acquiescienza, l’adesione al Pvc, il ravvedimento operoso (ovvero il “ripensamento” per gli eventuali errori commessi nella dichiarazione dei redditi), l’adesione inviti al contraddittorio, la conciliazione giudiziale (cioè la possibilità di conciliare davanti al giudice tributario di primo grado), la definizione agevolata delle sanzioni.

Gli aumenti sono previsti dalla nuov a legge di stabilità, che segue un percorso che vede sempre meno  nelle sanzioni una soluzione estrema. Il contrasto all’evasione fiscale (costata allo Stato quasi 50 miliardi di euro nel 2010) e alle frodi sull’Iva si fonda su adempimenti ormai passati o difficili da applicare. Tra questi la black list, secondo la quale imprese e professionisti che hanno scambi commerciali con paesi ritenuti paradisi fisccali devono comunicare tutte le loro operazioni.

Alcune altre novità avranno un debutto più leggero. Come lo spesometro, cioè la comunicazione di tutte le operazioni rilevanti per l’Iva per un valore superiore a 3mial euro. Per gli invii relativi a scambi del 2010 di cifre superiori a 25mila euro la scadenza è stata fissata a fine ottobre. Per quelli relativi al 2011, in cui si terrà conto di importi a partire da 3600 euro, il termine è fine aprile 2012. Errori o mancanze costeranno da 258 a 2.065 euro.

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Maria Elena Perrero