ROMA – Lunedì 17 giugno è la prima scadenza fiscale per i possessori di seconda casa (e di tutti i fabbricati Imu non esenti). Il primo appuntamento dopo la fine dello stop imposto ai Comuni sulla possibilità di incrementare le tasse immobiliari. Aumenti in arrivo, dunque, che il Sole 24 Ore segnala circoscritti nel 9,4% dei Comuni capoluogo per l’Imu e nel 2,4% per la Tasi.
Vale la pena ricordare, tuttavia, che la legge istitutiva dell’Imu e della Tasi assegna ai contribuenti la facoltà per ora di ignorare le delibere e gli eventuali aumenti. La differenza dell’imposta maggiorata potrà essere saldata in occasione del saldo del prossimo 16 dicembre, in sede di conguaglio.
“Un aspetto delicato riguarda – ricorda ancora Il Sole 24 Ore – quei Comuni che, per semplificare la vita ai contribuenti, hanno eliminato la Tasi e aumentato l’Imu, così da “accorpare” due tributi in uno, spesso lasciando inalterato il tax rate complessivo.
In questi casi, il proprietario può pagare l’acconto Imu con l’aliquota 2018 e andare a conguaglio con il saldo. L’importante è che tenga conto subito dell’abolizione della Tasi”. (fonte Sole 24 Ore)