MILANO – ”Certamente non e’ la nostra aspettativa” che ci sia un rischio di default in prospettiva per l’Italia. E’ quanto sostiene Edward Parker managing director sovereign and supranational group di Fitch. ”Abbiamo ancora un rating A+ quindi chiaramente se ci fosse possibilita’ di default avremo un rating per l’Italia molto piu’ basso” spiega.
L’analista di Fitch sottolinea che ”l’Italia è assolutamente sistemica per l’eurozona ed e’ troppo grande per fallire”. Proseguendo Parker rileva inoltre che l’Italia ”ha buoni fondamentali, nonostante la bassa crescita, il deficit relativamente basso, ha un settore privato vivace e una bilancia del settore manifatturiero abbastanza in equilibrio”.
Inoltre ”contrariamente ad altri paesi come Irlanda e Spagna, l’Italia – aggiunge – non ha mai avuto un boom non sostenibile nel credito al settore privato”.
”Finora il nuovo governo di Monti ha avuto e ha contribuito a ricostruire la fiducia sull’Italia”. L’analista di Fitch, nel parlare della fiducia ritrovata con il governo Monti, sottolinea che il precedente esecutivo ”ha mancato la finestra d’opportunita’ per implementare le riforme economiche e l’aggiustamento fiscale in un periodo economico molto piu’ favorevole di quello attuale e ha anche perso credibilita’ verso gli altri policy maker e Stati europei”.
Per Parker quella del governo Monti ”e’ una buona partenza” e ”le politiche decise sono giuste e di cui c’era bisogno”. Il Managing Director dell’agenzia di rating sottolinea pero’ che ”la situazione e’ fragile: in realta’ il deficit e’ basso ma il problema e’ il divario tra i tassi di crescita e quelli di interesse”. Secondo Parker occorre, quindi, ”dare una scossa alla fiducia degli investitori e ridurre i tassi di interesse sul debito. Quello su cui Monti puo’ fare la differenza – conclude – e’ nel dare maggiore fiducia sull’azione politica italiana, ma c’e’ tanto ancora da fare”.
