ROMA – ”L’Italia recentemente ha molto rafforzato il proprio programma fiscale di medio periodo”: è quanto afferma il Fondo Monetario Internazionale nella bozza del World Economic Outlook, nel quale sottolinea che ”il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2013, che è l’obiettivo del governo, richiederebbe alcune misure addizionali”.
Il testo della bozza è stato presentato al board del Fondo il 17 agosto. ”La recente stretta adottata dall’Italia e l’impegno a portare avanti alcune delle misure per il consolidamento di bilancio varate a luglio sono benvenuti”, aggiunge il Fmi. Nella bozza del World Economic Outlook il Fmi prevede che nel 2011 il Pil italiano avanzerà dello 0,8%, 0,2 punti percentuali in meno delle stime di giugno, e nel 2012 la crescita rallenterà allo 0,7%, cioè 0,6 punti in meno rispetto alle precedenti previsioni.
”Entro la fine della prima metà del 2011 la maggior parte di economie sono tornate vicine ai livelli di produzione di prima della crisi. Ciò riguarda molte delle economie avanzate e di quelle emergenti che sono state colpite fortemente dalla crisi. Tuttavia l’Italia e la Spagna continuano ad essere in ritardo. La produzione persa nell’area euro e negli Usa durante la crisi non sarà recuperata”.
La Francia crescerà nel 2011 dell’1,8% e nel 2012 dell’1,6% (-0,3 punti per tutti e due gli anni). Invariate le stime della Germania per il 2011 (+3,2%) e tagliate di 0,4 punti (al +1,6%) nel 2012. Mentre quelle della Spagna sono state tagliate di 0,1 punti percentuali al +0,7% nel 2011 e di 0,3 punti per il 2012 con un Pil in crescita dell’1,3%. Queste le previsioni del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) contenute nella bozza del World Economic Outlook. Gli economisti statunitensi suggeriscono che per far fronte alla crisi in corso ”i politici devono ratificare rapidamente gli impegni presi durante il summit di luglio”.
Secco taglio del Fondo Monetario Internazionale alle previsioni di crescita per gli Usa. Sullo sfondo di un’ondata di revisioni al ribasso, si legge nella bozza del World Economic Outlook, che ”la revisione più considerevole è la riduzione delle stime di crescita degli Usa nel 2011 e 2012”. Per quest’anno infatti il Fmi ha tagliato di quasi un punto (0,9 punti percentuali) il Pil americano al +1,6%, e per il prossimo ha ridotto la propria stima di crescita di 0,7 punti al +2%.
Per gli Usa ”la prima priorità è di avviare presto un piano di riduzione del deficit nel medio periodo”. Il Fmi non manca di puntare il dito contro i rischi che potrebbero derivare ”da un impasse politico sul consolidamento di bilancio”. Secondo il Fmi in ogni caso ”le profonde divisioni politiche mantengono una profonda aurea di incertezza circa gli sviluppi della politica Usa”.