BRUXELLES – L'Italia ha ancora a disposizione otto miliardi di euro – di finanziamenti europei stanziati dai Fondi regionale e sociale – che dovranno essere impegnati entro il 2013, per stimolare la crescita e la creazione di posti di lavoro. Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue all'Ansa precisando che ''l'Italia deve ancora programmare l'impiego di 4,326 miliardi di euro dal Fondo regionale europeo, e 3,674 miliardi del Fondo sociale, nell'ambito dei Fondi strutturali Ue 2007-2013''.
In quei sette anni di programmazione finanziarie, l'Ue ha stanziato all'Italia 27,958 miliardi di euro di fondi strutturali rispetto ad un finanziamento globale per l'insieme dell'Unione, di 347 miliardi''.
Al 31 dicembre 2011, c'e' stata la chiusura parziale dei conti da parte della Commissione europea sull'utilizzo dei fondi Ue e il portavoce dell'Esecutivo Ue ha ancora indicato che ''l'ammontare delle perdite dei 27 Stati membri e' stato di circa 20,5 milioni di euro, una cifra molto esigua – ha commentato – che ha interessato soprattutto i programmi interregionali e transfrontalieri''.
Al riguardo, la situazione dell'Italia e' stata resa nota dal ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca, secondo cui a fine 2011, 57 programmi operativi italiani su 58 hanno speso e certificato a Bruxelles un importo pari o superiore a quello necessario ad evitare la perdita di risorse comunitarie. Solo per il programma interregionale Attrattori (culturali, naturali e turismo) si e' registrata una perdita pari allo 0,04% del totale.