Crisi, arriva la “scialuppa” europea: il fondo permanente salvastati

BRUXELLES – E’ stato raggiunto ”un accordo unanime” sul meccanismo permanente salvastati (Esm). Lo ha detto il presidente Herman Van Rompuy al termine della prima giornata del Consiglio europeo.

Van Rompuy ha spiegato come dovranno essere disponibili i 500 miliardi di euro di cui sarà dotato: ”80 miliardi in capitale versato, in cinque rate a partire dal 2 luglio 2013”.

Le cinque rate versate a comporre gli 80 miliardi di capitale versato dagli stati membri, ha precisato Van Rompuy, saranno ”di pari importo”.

”Inoltre l’Esm – ha aggiunto il presidente permanente della Ue per spiegare come saranno materialmente disponibili i 500 miliardi di euro – avrà una combinazione di capitale richiamabile impegnato e di fideiussioni da parte degli stati membri della zona euro per un totale di 620 miliardi di euro”.

“Durante la fase transitoria dal 2013 al 2017 -ha concluso Van Rompuy – gli stati membri si impegnano ad accelerare, nell’improbabile evento che ciò sia necessario, la fornitura di strumenti adeguati in modo di mantenere un minimo del 15% tra capitale versato e l’importo delle emissioni Esm ancora in sospeso”.

Soddisfatto Silvio Berlusconi: ”Abbiamo chiesto chiesto una cosa e abbiamo vinto, avendo anche fatto interrompere il Consiglio Europeo per una buona mezz’ora. E fatevelo spiegare da Tremonti…”.

In realtà, secondo quanto riferito da alcune fonti, la cancelliera tedesca Angela Merkel, ha infatti proposto un principio in base al quale il finanziamento del fondo sarebbe stato diverso a seconda del rating del paese, con una distinzione fra ”tripla A” e ”non tripla A”.

Per il governo italiano un simile principio sarebbe stato inaccettabile e per questo si è opposto facendo, appunto, interrompere il vertice. L’impasse è stata risolta, spiegano le stesse fonti, con una formula che non comprende questa distinzione.

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