MILANO – Unipol va avanti su Fonsai. Lo afferma l’amministratore delegato Carlo Cimbri in un’intervista al Corriere della Sera. Cimbri contesta ”la parzialità” del custode giudiziale dei trust con il 20% di Premafin che ha chiesto di rivedere la delibera dell’assemblea del 12 giugno sull’aumento di capitale della holding dei Ligresti azionista di Fondiaria.
Alzate bandiera bianca su Fonsai? ”Nemmeno per sogno”, risponde. ”Abbiamo l’accordo di tutti, Premafin, Fonsai, Milano e banche creditrici – spiega -. Non manca l’ok delle Authority. Oggi non è la procura a muoversi ma il custode giudiziale di un pacchetto del 20% i cui reali titolari si erano nascosti anni fa nei paradisi fiscali e che preferiscono perderlo piuttosto che rivelarsi”.
”A firmare la richiesta di revoca dell’aumento di capitale di Premafin, primo passo per il salvataggio del secondo gruppo assicurativo italiano, è il custode, non un pm né un giudice. Le responsabilità sono personali”, aggiunge Cimbri, notando poi: ”C’e’ una sequenza che inquieta”. ”Se verrà meno l’esecuzione del contratto – afferma tra l’altro – Unipol procederà contro tutti i responsabili, senza eccezioni”.
Dal Consiglio di Amministrazione di Premafin che si riunisce lunedì, spiega infine Cimbri, mi aspetto che ”dia corso all’operazione. Come dice Guido Rossi, l’assemblea era validamente costituita e la delibera ha già prodotto effetti verso terzi a cominciare da Unipol”.