Fonsai, dissequestrati i beni dei Ligresti: case, conti e hotel per 250 mln

La famiglia Ligresti: da sinistra Giulia, Paolo, Jonella e Salvatore (Foto Lapresse)

TORINO – Caso FonSai, il tribunale del Riesame di Torino ha accolto la richiesta dei legali di Salvatore e Jonella Ligresti e ha disposto il dissequestro dei loro beni, per un valore complessivo di circa 250 milioni di euro. Il provvedimento, che era stato disposto il 12 agosto, riguardava alberghi, case, conti e assicurazioni.

Il maxi sequestro era stato deciso nell’ambito dell‘inchiesta ‘Fisher Lange’, l’indagine che il 17 luglio scorso ha portato all’arresto dell’intera famiglia Ligresti e di alcuni ex top manager di Fondiaria Sai con le accuse di falso in bilancio aggravato e manipolazione del mercato.

Secondo le stime delle Fiamme Gialle, il totale dei beni sequestrati (251,6 milioni), riferibili alla Fondiaria Sai (per circa 210 milioni), alla famiglia Ligresti e agli altri ex manager arrestati, era corrispondente al profitto illecitamente ottenuto attraverso i reati commessi dagli arrestati.

Il tribunale del Riesame di Torino ha anche accolto i ricorsi degli avvocati di Paolo Gioacchino Ligresti, che sarà interrogato venerdì 27 settembre a Lugano, dove risiede, dell’ex manager FonSai Antonio Talarico e della stessa Fondiaria Sai. La compagnia assicurativa passata nel frattempo sotto il controllo di Unipol, aveva criticato il sequestro, ritenendolo “assolutamente non condivisibile”.

 

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Maria Elena Perrero