Fonsai. Ligresti compatti su Unipol, nessun contatto con Sator-Palladio

MILANO – ”La famiglia Ligresti e’ compatta su Unipol”. E’ quanto rivela una persona vicina alla famiglia che controlla Premafin e Fonsai. Secondo la fonte, ”l’ingegnere e’ dispiaciuto dopo una vita… alla guida di Fonsai”. Tra la famiglia Ligresti e la cordata Sator-Palladio non c’e’ stato ”nessun contatto”. E’ quanto ha affermato Giulia Ligresti, presidente di Premafin, avvicinata nei pressi della sede del gruppo a Milano. La figlia di Salvatore Ligresti ha aggiunto che il consiglio di amministrazione di Premafin per esaminare l’offerta di Sator e Palladio si terra’ ”giovedi’ prossimo”.

Sempre secondo la fonte ”l’ipotesi Axa non esiste per niente”, mentre ”ieri c’e’ stato un primo incontro con le banche che si sono riservate” di dare una loro valutazione su Premafin.    ”Lunedi’ – viene confermato – ci sara’ un altro incontro nel pomeriggio”, tra i Ligresti e le banche che gia’ ieri ”hanno ascoltato l’esposizione di Banca Leonardo”.    Dopo aver precisato che argomento degli incontri non sono state le partecipazioni in Mediobanca e Rcs detenute a vario titolo dalla famiglia, la fonte ha indicato che, in caso di rottura con Unipol e accordo con la cordata alternativa Palladio-Sator ”e’ da escludere nel modo piu’ assoluto” che ci sia una penale di 300 milioni di euro. ”Non c’e’ nessuna penale quantificata – ha spiegato -, vale il principio generale del diritto, per cui se una parte e’ inadempiente puo’ correre il rischio del risarcimento del danno”.

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