MILANO, 7 FEB – Prosegue l’attività di monitoraggio della Consob su Unipol, Fonsai e gli altri titoli della galassia Ligresti, oggetto di particolare attenzione da parte della Commissione a causa degli strappi rialzisti che hanno interessato le azioni dei gruppi interessati dalla maxi-fusione con la compagnia bolognese negli ultimi giorni.
Eppure, proprio su questo monitoraggio, il “Fatto Quotidiano” ironizza: “La commissione fa sapere con un comunicato che segue l’evolversi della situazione con un monitoraggio serrato. Serrato? Beh, ieri proprio no visto che la Consob, al pari di tutti gli uffici pubblici ha chiuso i battenti per via della nevicata che tra venerdì e sabato ha imbiancato la capitale”.
Al Fatto, quindi, non sfugge che il boom in Borsa di Fonsai, +31.3%, sia arrivato proprio nel giorno della chiusura per neve di chi l’andamento del titolo avrebbe dovuto vigilare. In Borsa, in ogni caso, spiega ancora il Fatto, ci si chiede cosa ci sia dietro al rialzo delle quotazioni: qualcuno che rastrella i titoli o l’interesse di un grande gruppo straniero?
Per il Fatto “c’è un’altra possibilità . E cioè che un gruppo di fondi di investimento abbia deciso di inserirsi nella partita per cambiare i termini dell’operazione in modo più favorevole ai soci di minoranza. Va ricordato, infatti, che le modalità del salvataggio architettato da Mediobanca rappresentano un vero salasso  per i piccoli azionisti di Fonsai e Unipol, chimati per l’ennesima volta a mettere mano al portafoglio”.
La Consob, in ogni caso, prosegue la sua valutazione. L’analisi dell’operativita’ sui titoli, oggetto oggi dei primi realizzi, ha evidenziato, riferiscono ambienti vicini alla Commissione, una diffusa attivita’ di day-trading ma anche la discesa in campo di alcuni investitori istituzionali, principalmente banche e fondi, che hanno preso posizione senza pero’ superare, almeno al momento, la soglia del 2% del capitale che impone la comunicazione della partecipazione al mercato.
Sui motivi degli acquisti, sostenuti da scambi intensi, sono circolate le ipotesi piu’ disparate: aspettative sul valore del diritto di recesso in Premafin, scommesse sui concambi tra le quattro societa’ coinvolte nel progetto, rastrellamenti da parte di investitori che credono nel maxi-polo assicurativo che nascera’ dalla fusione o, al contrario, pronti a dare battaglia per ostacolarlo. In ogni caso i maxi-rialzi dei giorni scorsi hanno interessato titoli che nell’ultimo anno sono scesi molto: nei 12 mesi Fonsai ha perso l’80%, Milano Assicurazioni il 78%, Premafin il 72% e Unipol il 58%.