Ford ha archiviato il periodo luglio-settembre con un utile record di 1,69 miliardi di dollari, il più alto mai registrato nei suoi 107 anni di storia, e segnando il sesto trimestre consecutivo in attivo.
”E’ stato un altro grande trimestre per noi nonostante volumi di vendita molto bassi in mercati cruciali”, ha commentato l’amministratore delegato di Ford, Alan Mulally, sottolineando che ”questo risultato è stato raggiunto grazie ad un piano di ristrutturazione molto aggressivo e al lancio sul mercato di prodotti di qualità”.
Il precedente record di profitti Ford l’aveva realizzato nel 1997 con 1,13 miliardi di dollari. L’utile nel terzo trimestre ha visto un incremento del 68% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando la seconda casa automobilistica negli Usa aveva registrato un attivo di 997 milioni di dollari, ed è risultato anche ampiamente superiore alle previsioni degli analisti che avevano stimato profitti netti per 1,37 miliardi di dollari.
Il fatturato trimestrale, tuttavia, è calato del 4,3% a 29 miliardi di dollari. Tra i principali mercati di sbocco del colosso di Dearborn, quello nordamericano è stato il più redditizio generando un utile operativo pre-tasse di 1,6 miliardi di dollari contro i 314 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso.
Solo negli Usa la quota di mercato di Ford nel segmento auto è balzata a settembre al 16,7% dal 14,7% dell’anno scorso, in termini numerici pari ad appena 12.300 veicoli dietro il leader GM. Il mercato europeo, d’altra parte, si è rivelato la spina nel fianco di Ford.
La divisione Europa ha infatti registrato una perdita operativa ante imposta di 196 milioni di dollari, il primo rosso trimestrale da inizio 2009. I ricavi sono scesi a 6,2 miliardi di dollari contro i 7,3 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Perdita questa dovuta alla debolezza generale del mercato dell’auto in Europa, al caro-prezzi delle materie prime e alle spese per il lancio di nuovi modelli, spiegano i vertici del gruppo. E nel giorno dei profitti record Ford ha annunciato anche che investirà nei prossimi tre anni 850 milioni di dollari negli Stati Uniti e che creerà 1.200 nuovi posti di lavoro nel Michigan.
Ford è stato l’unico produttore automobilistico Usa a non dover ricorrere agli aiuti statali all’apice della crisi economica, come hanno fatto i diretti concorrenti Gm e Chrysler, e punta ad eliminare il debito con le banche entro la fine dell’anno.