Francia, via lo scudo e nuove tasse sulle rendite finanziarie: la nuova politica anti-ricchi di Sarkozy

Il presidente francese Nicolas Sarkozy

Era stata accusato di essere il “presidente dei ricchi” dopo aver abbassato lo scudo fiscale dal 60 al 50 per cento. Caso unico in Europa, quello della Francia di Nicolas Sarkozy.

Una misura che, sottolinea il Sole 24 Ore, costa quasi 700 milioni e di cui beneficiano 19mila contribuenti. Tra loro, si è scoperto, c’era anche Liliane Bettencourt, la donna più ricca di Francia proprietaria di l’Oréal: in nome dello scudo aveva ricevuto un rimborso fiscale di 40 milioni. Lei che, si è scoperto dopo, aveva conti esteri non dichiarati e proprietà immobiliari che non erano state regolarmente denunciate.

Ma a un anno e mezzo dalle elezioni del maggio 2012, Sarkozy ha deciso di invertire la rotta e di eliminare lo scudo fiscale e tassare le rendite finanziarie. Non solo. Il presidente francese ha anche annunciato la scomparsa di un’altra peculiarità d’oltralpe: l’Isf (impot sur la fortune), la patrimoniale. Un prelievo che scatta a partire dai 790mila euro, tocca 560mila contribuenti e garantisce alle casse dello Stato introiti per 3,9 miliardi. E, come conseguenza, porta molti francesi a cambiare residenza.

Aboliti scudo e Isf, lo Stato si ritrova così con 3,3 miliardi in meno. Per trovarli, Sarkozy ha annunciato una generica “nuova imposta su redditi e plus valenze da beni immobiliari e mobiliari”.

In parlamento le ipotesi su questa nuova tassa sono tante. Ma, qualunque sarà, Parigi non potrà continuare sulla strada della complessità fiscale, già da tempo percorsa.

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Maria Elena Perrero