G20: fondo salva-Stati per i bond. L’Ue: “Scudo anti-spread solo un’aspirina”

Mario Monti (LaPresse)

NEW YORK  – Di ufficiale c’è che al G20 di Los Cabos i grandi del pianeta hanno parlato del fondo salva-Stati per i bond: acquistare con l’Esfs i bond dei Paesi con spread troppo alto. Per ora è una proposta, ma se ne parlerà a Roma. Per l’Ue però uno scudo anti-spread è una sorta di “aspirina” che ferma solo il dolore, ma risolve poco all’origine. “E’ un paracetamolo finanziario che attenua il malessere, ma non risolve le cause strutturali”: così si è espresso il portavoce di Olli Rehn sulla proposta italiana.

Inoltre su Roma corrono voci di un maxi piano da 745 milioni di Euro per salvare Italia e Spagna, poi smentite da Monti.

Arrivano dall’Inghilterra proprio mentre escono le prime conclusioni del G20 messicano. Subito dopo arriva anche la smentita di Mario Monti secondo cui l’ipotesi di un piano di salvataggio per l’Italia non è stata neppure presa in considerazione mentre il salvataggio spagnolo riguarda solo le banche.

”I leader europei sono pronti ad annunciare un accordo da 600 miliardi di sterline (circa 745 miliardi di euro) per il salvataggio di Italia e Spagna”. Lo riporta il Daily Telegraph, secondo il quale i due fondi di salvataggio europei saranno usati per acquistare il debito delle economie in difficolta’. ”Ci si augura che la misura, che rappresenta un sostanziale cambio di politica per la cancelliera tedesca Angela Merkel, invierà un segnale forte ai mercati finanziari sul fatto che la maggiore economia europea e’ finalmente pronta ad aiutare i suoi vicini piu’ deboli”.

Monti: “Falso”. ”Per l’Italia – la replica del presidente del Consiglio – il tema bailout non si pone proprio. Per la Spagna limitatamente alle banche. Può darsi che l’equivoco sia nato perche’ si sta riflettendo, tra paesi dell’euro, dei modi in cui la stabilizzazione finanziaria possa essere realizzata con modalita’ che possano permettere di incoraggiare la virtu”’.

Sul fondo salva-Stati per i bond Monti ha detto:  ”Si sta riflettendo” e sara’ tra gli argomenti che saranno affrontati nel quadrilaterale di Roma”, la sua risposta. Si sta riflettendo – ha spiegato Monti – ”su come rafforzare la stabilita’ della zona euro attraverso meccanismi che possano permettere di premiere le virtu’ facendo si’ che Paesi che sono in regola con le norme di finanza, come l’Italia, possano vedere riconosciuti” i loro sforzi ”in termini di meno abnormi livelli di spread”. E’ un tema si cui si sta riflettendo e sara’ tra quelli che saranno affrontati venerdi’ prossimo a Roma nel quadrilaterale con Merkel, Hollande e Rajoy, ha ribadito il premier. Finora l’Italia non ha utilizzato nessuno strumento di sostegno, ne’ quello del ‘filone a favore delle banche in difficolta’ (il nostro sistema e’ tra quelli che hanno meglio retto la crisi) ne’ quello degli aiuti agli Stati. Questo – ha detto Monti ”rende non confortato dalla realta’ l’atteggiamento che altri paesi europei che hanno nei confronti dell’Italia” che ha contribuito pro quota e per ammontare molto alti per la Grecia,il Portogallo e l’Irlanda e lo fara’ per il sistema bancario spagnolo”.

L’Eurozona al G20 ha anche promesso di costruire l’unione bancaria. La Commissione europea presenterà in autunno le sue proposte per l’unione bancaria e per l’unione fiscale in modo da tenere a freno anche l’assedio di Stati Uniti e Brics. Poi, secondo quanto ha detto il presidente Josè Manuel Barroso ”si potrà considerare una mutualizzazione del debito, ma i futuri eurobond o stability bond non saranno un’autorizzazione a spendere”.

Il presidente di Bundesbank, Jens Weidmann, ha avvertito che una politica fiscale comune non è la panacea di tutti i mali. ”Anche un progetto ambizioso come una unione fiscale – ha detto – non risolve affatto i problemi di fronte ai quali si trovano oggi molti paesi”. Emblematici in questo senso sono per Waidmann la disoccupazione o il deficit di competitività.

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Emiliano Condò