Le voci che si rincorrevano da tempo hanno trovato conferma a Mosca: i tedeschi entreranno nel gasdotto SouthStream. E’ stato il gigante russo Gazprom ad annunciare la decisione. ”Non c’è alcun dubbio sulla partecipazione tedesca nel progetto”, ha detto il capo del dipartimento per le relazioni con l’estero di Gazprom, Stanislav Tsigankov, senza tuttavia fare nomi, sebbene tutte le indicazioni puntino a Wintershall (gruppo Basf).
”Crediamo che SouthStream sarà un progetto europeo ma con l’assenza di partecipanti dominanti, a parte Gazprom naturalmente”, ha proseguito Tsiganov, ”Penso che questa sia una delle opzioni migliori per l’Eni, non mi sembra che loro siano pronti ad esserne leader”, ha aggiunto.
Eni è al momento l’unico partner certo di Gazprom nel progetto di costruzione del gasdotto che attraverserà il Mar Nero per portare gas in Europa, ma sono da tempo in corso trattative con i tedeschi, mentre quelle con i francesi di Edf sono in fasi più avanzate.
Con questi ultimi, infatti, nel giugno scorso Eni e Gazprom hanno sottoscritto un memorandum d’intesa, che ne consentirà l’ingresso nella società. Secondo l’accordo, ratificato dal presidente russo Dimitri Medvedev e quello francese Nicolas Sarkozy, la società francese acquisirà una partecipazione nella joint-venture italo-russa. Aderirà al progetto entro l’anno e avrà almeno il 10% che rileverà interamente da Eni.
Secondo l’agenzia Ria Novosti, Tsigankov ha oggi ipotizzato che l’adesione di nuovi partner potrebbe essere attuata con una riduzione della quota di Eni. Delle partecipazione europee a South Stream avevano all’inizio del mese discusso in un incontro anche il primo ministro russo, Vladimir Putin, e il capo di Gazprom, Alexei Miller.
Anche in quell’occasione era emerso l’interesse di società tedesche per South Stream e Putin aveva sottolineato che, se le grandi società europee che avevano manifestato interesse per il progetto vi avessero aderito, South Stream sarebbe diventato nel vero senso della parola un progetto internazionale e paneuropeo. D’altro canto la tedesca Wintershall fa già affari con Gazprom: possiede il 20% di North Stream, il progetto di infratrutture per il trasporto di metano russo verso l’Europa attraverso il Mar Baltico la cui realizzazione è prevista entro il 2012.
